Vacanze di Pasqua al Forte Village Resort: una proposta unica per le tue vacanze
Una Pasqua 2025 all’insegna del relax, del divertimento, della cucina gourmet e dello sport al Forte Village
Il Forte Village Resort, immerso nella splendida cornice di Santa Margherita di Pula, nel Sud Sardegna, inaugura la stagione 2025 con un pacchetto esclusivo pensato per chi desidera trascorrere la Pasqua in una location esclusiva e curata nei minimi dettagli, situata a pochi passi dal mare.
Le vacanze di Pasqua, a metà strada tra la magica quiete del Natale e l’energia contagiosa dell’estate, rappresentano una piacevole pausa dalle incombenze quotidiane, un momento per fermarsi e fare un bilancio dei primi mesi dell’anno appena trascorsi, ma anche una preziosa opportunità per trascorrere del tempo di qualità in compagnia dei propri cari. D’altronde, cadendo proprio nel pieno del periodo primaverile, la Pasqua è per antonomasia un inno alla rinascita, sia materiale che spirituale. E non serve avere una forte fede religiosa per apprezzare la bellezza unica di questo periodo.
Tra le destinazioni più suggestive dove trascorrere il weekend di Pasqua 2025 c’è senza dubbio il Sud della Sardegna, una terra magica, che affascina con il suo perfetto equilibrio tra mare, montagna, storia e tradizione. Qui, la bellezza incontaminata di meravigliose spiagge candide, bagnate da uno dei mari più belli d’Europa, si unisce alla maestosità delle montagne e alle campagne rigogliose, creando uno scenario idilliaco che invita al relax, alla scoperta, all’avventura tra mare e terra.
Tutto questo è ancora più magico all’inizio della bella stagione, quando le temperature sono miti, ma non eccessivamente elevate, e le giornate diventano progressivamente più lunghe, donando la possibilità di gustare con più calma i meravigliosi tramonti che tingono di mille sfumature di arancio, giallo e rosso il cielo isolano e offrendo numerose opportunità per gli amanti delle attività all’aria aperta, dai percorsi di trekking che si snodano tra montagne e coste, alle escursioni in bicicletta attraverso sentieri panoramici, fino agli sport acquatici come il windsurf e la vela.
E poi ci sono la cultura, le usanze e le tradizioni locali, ancora oggi vive e ben radicate, sia nelle grandi città, incluso il capoluogo isolano, Cagliari, ma anche in piccole perle come Iglesias, Pula o Sant’Antioco, che conservano un fascino antico, misterioso, ma al contempo anche accogliente, dove l’architettura tradizionale sarda si mescola con le influenze storiche lasciate dai Fenici, dai Romani e dai Catalani. Le strade strette, i vicoli silenziosi e le piazze accoglienti, animate dalle festività pasquali, creano un suggestivo contrasto tra il calore delle celebrazioni collettive e la natura circostante.
Il weekend pasquale, che in questo 2025 cade tra sabato 19 aprile e lunedì 21 aprile, offre così la preziosa opportunità non solo di godere del bel tempo primaverile e di esplorare le innumerevoli meraviglie paesaggistiche che punteggiano il territorio isolano, ma anche di vivere in prima persona l’atmosfera unica di questo periodo.
Qui, infatti, la Pasqua non è soltanto un momento di riposo, ma una celebrazione che affonda le sue radici in tradizioni secolari che ancora oggi coinvolgono l’intera comunità. La sua intensità, vuoi per motivi strettamente religiosi, ma anche socio-culturali e storici, rende questa occasione particolarmente sentita, e senza dubbio adeguatamente celebrata. Le tradizioni, i riti e le manifestazioni che animano l’isola in questi giorni sono prova di una connessione profonda con il passato e permettono chiunque vi partecipi di respirare un’atmosfera di rinascita, di legame con la terra e di forte identità culturale.
La Pasqua sarda, una celebrazione comunitaria che racchiude secoli di tradizione, fede e identità
La Pasqua, in sardo Sa Pasca Manna, la “Pasqua grande”, a rappresentare il ruolo di grande rilievo che questa celebrazione svolge nel panorama culturale e religioso sardo (basti pensare che le celebrazioni natalizie prendono invece il nome di Sa Paschixedda, traducibile in “piccola Pasqua”) è una delle festività più attese sull’Isola, un momento in cui spiritualità, tradizione e convivialità si intrecciano in un’atmosfera unica, fatta di raccoglimento e introspezione, ma anche di gioia e festeggiamenti collettivi.
Nel cuore della Settimana Santa, in lingua sarda Sa Chida Santa, le città e i piccoli borghi dell’antica Isola di Ichnusa si trasformano in palcoscenici dove vengono rievocati riti antichi, tramandati di generazione in generazione da secoli. Eventi che raccontano l’intenso legame del popolo con la religione cattolica, e al tempo stesso offrono anche la preziosa opportunità di intraprendere un viaggio nella cultura più profonda della Sardegna, dove il sacro si fonde con il folklore e il senso di comunità si manifesta in atti carichi di simbolismo, ricchi di pathos e, talvolta, anche di mistero.
Le processioni pasquali, arricchite da antichi canti liturgici in latino e sardo e da figuranti in costumi tradizionali, non si limitano a celebrare la Resurrezione, ma rappresentano la perpetuazione di una tradizione che si rinnova continuamente, custodendo l’essenza di un’identità radicata in millenni di storia, fusione culturale ed evoluzione. D’altronde, la stessa diffusione della tradizione cattolica sull’Isola deve molto ai secoli di dominazione spagnola, la cui influenza si è intrecciata con il patrimonio culturale locale, dando vita a un simbolismo che, pur incorporando una prevalenza di elementi prettamente religiosi, ha mantenuto comunque intatte le tracce delle antiche usanze legate al paganesimo nuragico
Tra i riti più suggestivi e intensi della Pasqua sarda, tre eventi commemorano altrettanti momenti chiave nella narrazione della sofferenza e resurrezione del Signore. Il primo sono i cosiddetti “Misteri” (o Misterius in lingua sarda), una tradizione che prende vita ogni anno nella giornata del martedì santo e che vede centinaia di uomini incappucciati e vestiti di bianco, talvolta a piedi scalzi, percorrere le strade delle principali città e dei paesini dell’Isola, per commemorare i sette avvenimenti più significativi della Passione di Cristo. Ogni scena è rappresentata da simulacri lignei di grande valore artistico e storico, che vengono portati di chiesa in chiesa, dando vita a una vera e propria evocazione della sofferenza e del sacrificio di Gesù. In alcune località, questa processione viene accompagnata dalla figura della Madonna vestita a lutto, a rappresentare, sia simbolicamente che figurativamente, il dolore e la sofferenza insiti nel rituale.
Non meno toccante è il rituale della deposizione dalla croce, noto come Su Scravamentu, che ha luogo la sera del Venerdì Santo. Un momento solenne e struggente in cui la statua di Cristo viene simbolicamente schiodata dalla croce in un gesto di profonda devozione che, con silenzio e rispetto, rivela sia l’umanità che il legame intimo e personale di ciascun fedele con il divino, ma anche la forza della fede e della compassione collettiva.
Infine, un posto di rilievo tra le celebrazioni di Pasqua, sia a livello spirituale che culturale, va al S’Incontru, la rievocazione dell’incontro tra la Madonna e il Cristo risorto, una rappresentazione curata nei minimi dettagli che prende vita la mattina del giorno di Pasqua quando due cortei distinti, uno guidato dalla statua di Gesù e l’altro dalla Madonna velata di nero, percorrono le vie centrali del paese fino a incontrarsi nella piazza centrale. Nel momento in cui la Madonna scorge il Figlio risorto, il velo del lutto viene rimosso e il suono festoso delle campane segna l’inizio della gioia pasquale, della riconciliazione di Cristo con il divino.
I piatti della Pasqua in Sardegna: un viaggio tra sapori autentici, tradizioni secolari e simboli di rinascita
La Pasqua in Sardegna non è solo la manifestazione di una diffusa fede religiosa, ma anche un’imperdibile occasione per immergersi nella cultura locale attraverso il buon cibo. La tavola di Pasqua viene infatti imbandita con deliziose pietanze che si tramandano di generazione in generazione, ognuna con un significato specifico e profondo, spesso legato alla rinascita e alla prosperità, sia materiale che spirituale.
Tra le preparazioni più iconiche della vacanze pasquali spicca infatti il Coccoi cun s’ou, un pane di semola, croccante fuori e morbidissimo dentro, finemente decorato con forme che possono andare da semplici intrecci a vere e proprie opere d’arte che raffigurano elementi del mondo naturale, da foglie e fiori a delicati animali come colombe e pecorelle, al cui interno viene inserito un uovo sodo con il guscio, simbolo di rinascita e fertilità, di speranza e abbondanza, della vita che, nella sua infinita circolarità, non smette mai di rinascere. Interessante è anche notare che, quando non era ancora usanza regalare l’uovo di Pasqua di cioccolato che conosciamo tutti oggi, i bambini ricevevano questo pane speciale, che veniva modellato nelle forme più fantasiose. Da semplice alimento, questo gustoso pane diventava così un simbolo di abbondanza e buon auspicio per il futuro, un omaggio alla maestria artigianale delle mani che lo plasmavano.
Non meno deliziose sono poi la panadas, piccoli cestini di pasta lievitata che racchiudono un gustoso ripieno, che può variare in base alle diverse tradizioni regionali. La versione asseminese, ad esempio, abbina la sapidità dell’anguilla con il gusto delicato e “morbido” delle patate, mentre quella sassarese ha per protagonista il sapore ricco della carne di maiale. Il pranzo di Pasqua in Sardegna è poi spesso dominato dall’agnello arrosto, cucinato lentamente con erbe mediterranee come mirto, rosmarino e alloro. La carne, tenera e profumata, racconta la storia pastorale dell’isola e il legame profondo con la terra e i suoi preziosi frutti.
Passando dal dolce al salato si trovano poi le pardulas campidanesi (che cambiano nome a seconda delle zone, diventando casadinas a Nuoro e formaggelle o ricottelle a Sassari), piccole tortine dalla forma rotondeggiante, ripiene di ricotta o formaggio di pecora, arricchito con tuorli d’uovo, scorza di agrumi e, in alcune varianti, zafferano. Non solo un piacere per il palato, ma anche un simbolo di vita e di rinascita: il nome di queste prelibatezze richiama, infatti, la figura delle donne partorienti. Queste prelibatezze venivano tradizionalmente preparate in grandi quantità e condivise con amici e parenti come segno di festa e convivialità.
Nessun pasto di Pasqua può dirsi completo senza un buon vino sardo. Il Cannonau, il vino rosso più celebre dell’isola, accompagna perfettamente i piatti del periodo grazie al suo sapore caldo e avvolgente, una vera e propria coccola per il palato e lo spirito. Dopo il pranzo, è poi tradizione sorseggiare un bicchierino di mirto, l’iconico liquore ottenuto dall’infusione delle bacche dell’omonima pianta, molto diffusa su tutto il territorio isolano, che gli conferiscono un inconfondibile gusto intenso e aromatico.
Insomma, non ci sono davvero scuse per non visitare la Sardegna durante le vacanze Pasqua, un periodo che permette non solo di godere della bellezza naturale del territorio isolano al suo massimo splendore, ma anche di immergersi nella cultura locale e negli affascinanti rituali legati alla celebrazione della Passione e della Resurrezione di Cristo, in grado di unire simbologie prettamente cattoliche a elementi folcloristici locali, nonché gustare deliziosi piatti tipici che raccontano secoli di storia, cultura e tradizione.
Pasqua 2025 al Forte Village Resort tra natura, cucina gourmet e tanto relax
Luogo ideale dove trascorrere le vacanze di Pasqua 2025 è il Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula, una struttura a cinque stelle in grado di unire comfort e lusso a una location da sogno, situata a pochi passi da alcune delle spiagge più belle dell’Isola e da luoghi simbolo della storia e della cultura sarda, come le meravigliose rovine dell’antica città di Nora e il Parco Archeologico di Pula.
Il resort, eletto per ben il ventiseiesimo di fila come “World’s Leading Resort” ai World Travel Awards 2024 che si sono tenuti lo scorso dicembre a Funchal, capitale dell’isola di Madeira, una sorta di premio Oscar per quanto riguarda il settore del turismo, propone infatti ai suoi ospiti un pacchetto esclusivo per le vacanze di Pasqua, perfetto per chi desidera godere del tepore delle giornate primaverili, immersi nei colori, nei profumi e nei suoni della natura che si risveglia e, al tempo stesso, immergersi nelle suggestive atmosfere delle celebrazioni della Risurrezione sull’Isola.
Gli ospiti potranno inoltre assaporare le migliori prelibatezze culinarie della tradizione pasquale sarda, accompagnate da deliziosi piatti gourmet curati nei minimi dettagli e preparati da vere e proprie stelle della haute cuisineinternazionale, tra cui Heinz Beck, Giuseppe Molaro e Massimiliano Mascia, nonché approfittare di un’offerta sportiva senza pari, con oltre venti accademie sportive d’eccellenza dedicate all’insegnamento di altrettante discipline, tra cui basket, triathlon e pickleball. Inoltre, avranno l’opportunità di rigenerarsi nel rinomato centro Acquaforte Thalasso & Spa, uno dei più prestigiosi a livello mondiale, in un mix perfetto di natura, sport, divertimento, buon cibo, e tanto relax.
Il pacchetto per le vacanze di Pasqua 2025 di Forte Village include:
- Due notti in pensione completa (prima colazione, pranzo e cena con acqua minerale e vino della casa inclusi)
- Ingresso giornaliero presso la rinomata Acquaforte Thalasso & Spa (riservato ai maggiori di 16 anni): ogni ingresso include il percorso integrato di talassoterapia con 6 vasche termali di acqua marina a varie concentrazioni di sale e temperature diverse, sauna, bagno turco e palestra
- Cena di Gala della domenica di Pasqua
- Il rinomato pranzo del lunedì di Pasquetta con specialità della cucina sarda, italiana e internazionale
- Attività sportive (tennis, calcio, rugby, calcetto e basket)
- Torneo Pasquale di padel
- Torneo Pasquale di tennis
- Torneo Pasquale di calcio
- Attività dedicate ai bambini;
- Ricco programma di intrattenimento serale
Le tariffe per persona per due notti (in doppia occupazione) variano in base alla tipologia di accomodazione scelta:
- Hotel Le Palme Bungalow: €610 (Notte Extra: €270)
- Pineta Superior Terrace Room: € 675 (Notte Extra: €270)
- Hotel Castello Superior Room: € 805 (Notte Extra: €350)
- Hotel Castello Executive Room: € 985 (Notte Extra: € 350)
- Hotel Castello Junior Suites: € 1.325 (Notte Extra: € 500)
- Hotel Le Dune Deluxe Bungalow: € 1.395 (Notte Extra: € 500)
- Suites (su richiesta)
Per quanto riguarda il pernottamento con bambini, si applicano le seguenti condizioni:
- Se in camera con due persone paganti tariffa intera (da 0 a 13 anni non compiuti): gratuita;
- Se in camera da soli (da 0 a 13 anni non compiuti): 1 bambino mezza quota; 2 bambini quota intera;
Non inclusi nel pacchetto, ma disponibili previo pagamento di un supplemento da saldare in loco, sono invece i seguenti servizi:
- Transfer da/per Cagliari aeroporto (in auto privata per 1–2 passeggeri, a partire da € 100,00 a tratta, o in minibus, per un massimo di 4–6 passeggeri, a partire da € 140,00 a tratta);
- Servizio di baby-sitting;
- Massaggi e trattamenti estetici, come il meraviglioso peeling viso Prx – t33 o il Biolifting della dottoressa Joanna Hakimova, disponibili presso la Spa;
- Accesso all’Is Molas Golf Club, con ben 27 buche, situato a circa 10 minuti dal Forte Village;
- Sport nautici, noleggio biciclette, escursioni trekking, equitazione, jeep, safari, go-kart e bowling;
Il pacchetto prevede un soggiorno minimo di due notti, con pensione completa a partire dalla cena di sabato 19 aprile e non può essere cumulato con altre offerte speciali o tariffe promozionali in vigore nello stesso periodo. Inoltre, il programma indicato sopra può essere soggetto a variazioni a discrezione del management.
Per maggiori informazioni o per prenotare il pacchetto relativo alle vacanze di Pasqua 2025, è possibile chiamare il +39 070 9218820, oppure scrivere una mail a holiday@fortevillage.com.
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