Cattedrale di San Pantaleo: una delle chiese medievali più importanti della Sardegna

Cattedrale di San Pantaleo: una delle chiese medievali più importanti della Sardegna

Cattedrale di San Pantaleo: splendido esempio di chiesa romanica

La cattedrale di San Pantaleo è uno dei più importanti monumenti dell’arte romanico-pisana in Sardegna e si trova a Dolianova nel territorio storico del Parteòlla.

La cattedrale di San Pantaleo è uno dei principali monumenti romanici della Sardegna e si trova a Dolianova, nella zona sud-orientale dell’isola, a poche decine di chilometri da Cagliari, in un piazzale a cui si accede tramite un arco dalla via Vescovado. Venne edificata in arenaria tra il XII e il XIII secolo, a opera delle maestranze dei cantieri di Santa Maria di Bonarcado, e fu inaugurata l’8 dicembre del 1289 alla presenza del giudice Mariano II di Arborea.

La chiesa sorge nell’attuale centro storico del paese, in un sito in cui la presenza cristiana, risalente al V-VI secolo, è testimoniata dal ritrovamento di una vasca battesimale, con rilievi altomedievali nel presbiterio al di sotto dell’altare, e di un pilastrino marmoreo medio bizantino a motivi fitomorfi, databile seconda metà del X secolo. 

La sua imponenza architettonica e la ricchezza di decorazioni, insieme alle opere pittoriche custodite al suo interno, la rendono unica tra le chiese romaniche della Sardegna e ne fanno uno degli edifici religiosi più importanti del Medioevo. La pianta dell’edificio è longitudinale trinavata con un’unica abside e copertura lignea derivante da una modifica del progetto originario che, vista la presenza di robusti pilastri, prevedeva volte in pietra. A sinistra della facciata si erge il campanile, mentre sul lato nord, a fianco dell’ingresso principale, si trova una specie di edicola o di protiro che probabilmente era posto davanti a un ingresso oggi murato. Questo elemento è composto da due colonne che sorreggono un sarcofago di epoca romana sul quale a sua volta si innalzano altre due colonne che reggono una volta a sesto acuto. 

Particolare attenzione merita la facciata della cattedrale di San Pantaleo punto d’incontro tra due diversi stili: nella parte bassa, infatti, prevale il romanico-pisano, con le lesene sormontate da archetti semicircolari decorati con soggetti zoomorfi, motivi geometrici e animali mitologici che richiamano alla mente le illustrazioni dei bestiari. La parte più alta risente invece delle influenze gotiche, con un grande finestrone e una terminazione triangolare decorata da colonne. Completa la decorazione della facciata l’architrave del portale d’ingresso coperto da una lastra di marmo di origine romana raffigurante un serpente tra le canne.

All’interno della chiesa degni di nota sono i capitelli decorati con scene del Nuovo Testamento, quello gotico con foglie a “crochet”, e gli affreschi medioevali dell’abside: il grande Arbor Vitae sul fianco destro, di scuola Trecentesca, e il Retablo di San Pantaleo, attribuito ad un artista spagnolo, di scuola maiorchina e realizzato tra la fine del Quattrocento e i primi del Cinquecento.

A partire dal XIX secolo, con l’obiettivo di indagare gli aspetti archeologici in rapporto al territorio, oltre a quelli storico-artistici, la chiesa di San Pantaleo è stata oggetto di numerosi studi che hanno coinvolto figure importanti del calibro di Giovanni Spano a cui va anche il merito di aver effettuato, insieme a Filippo Vivanet e Filippo Nissardi, i primi scavi che nell’Ottocento riportarono alla luce Nora e il parco archeologico di Pula.

Come raggiungere la cattedrale di San Pantaleo a Dolianova?

Da Cagliari per raggiungere la cattedrale di San Pantaleo bisogna percorrere la SS387 e poi svoltare a destra sulla SP14 dalla quale si accede al centro abitato di Dolianova. 

 Si prosegue su via Cagliari per 3,3 chilometri, superando Piazza Brigata Sassari e continuando su corso Repubblica fino all’incrocio con via Vescovado: a questo punto, si imbocca via Vescovado e, dopo una cinquantina di metri, si svolta a sinistra in via Cattedrale dove sorge la chiesa. Di fronte all’ingresso principale è presente un ampio parcheggio e una rampa pedonale consente l’accesso alla destra della facciata. L’ingresso alla chiesa è libero.

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