Sardegna Blue Zone: il paradiso della longevità tra mistero, bellezza, profumi e sapori

Sardegna Blue Zone: il paradiso della longevità tra mistero, bellezza, profumi e sapori

Alla scoperta dei segreti per una vita lunga e appagante dagli abitanti dell’unica zona blu italiana, la Sardegna

Una dieta ricca di prodotti freschi e locali, uno stile di vita attivo, ma anche tanto relax e relazioni sociali di qualità: ecco gli ingredienti chiave della formula di longevità degli abitanti dell’“Isola dei centenari”.

Invecchiare bene, e con gioia: un desiderio tanto comune, quanto spesso difficile da realizzare, ancor più in un mondo che va sempre più veloce, votato al mito dell’infallibilità e della produttività, in cui poco è lo spazio lasciato alla spensieratezza, alla socialità e alle passioni, elementi indispensabili per una vita piena e felice. Il risultato della vita moderna è così una vera e propria epidemia di stress e ansia, che alla lunga può portare non solo a un deterioramento della qualità di vita di chi ne soffre, ma anche al suo accorciamento.

Come se non bastasse, i ritmi frenetici imposti dal lavoro spesso erodono il tempo da dedicare alla sfera privata e alla cura del sé. Diventa così sempre più difficile trovare il tempo per cucinare un pasto a casa, adottare una dieta salutare, basata su prodotti freschi e di stagione, assemblati con cura e amore, in primis quello per il proprio benessere fisico e mentale.

Ecco dunque che la pausa pranzo -e talvolta anche la cena- si riduce a un’incombenza di cui si vorrebbe fare a meno, un impegno come un altro sulla to do list, spesso da incastrare tra un meeting e l’altro, da consumare davanti allo schermo del cellulare, quando non a quello del pc. Alla fine della giornata poi, quando stremati torniamo a casa, ci troviamo a ordinare l’ennesimo pasto sulle app di delivery, da consumare in fretta tra un episodio di una serie tv e un’altro, senza prestare particolarmente attenzione alle sensazioni di sazietà o fame evocate dal cibo, tanto meno a quello che i nostri cari ci stanno raccontando.

Lo stesso vale per il tempo da dedicare all’attività fisica, che sembra non esserci mai, o essere sempre troppo poco. E pensare che basterebbe anche soltanto percorrere qualche isolato a piedi per recarsi sul posto di lavoro, o fare una breve passeggiata dopo i pasti, per migliorare in modo concreto la nostra salute cardiovascolare, e riconnetterci con l’ambiente che ci circonda.

Lo sanno bene gli abitanti delle cosiddette Blue Zones (in italiano “zone blu”), regioni del mondo caratterizzate dall’eccezionale longevità e vitalità degli abitanti, scoperte per la prima volta grazie a uno studio demografico condotto da Gianni Pes e Michel Poulain e pubblicato su Experimental Gerontology nel 2014. Tale ricerca identificava la provincia di Nuoro, in Sardegna, come l’area con la maggiore concentrazione di centenari al mondo (il nome “zone blu” deriverebbe infatti dalla serie di cerchi concentrici blu disegnati dai due studiosi attorno ai villaggi sardi caratterizzati da un indice di longevità particolarmente elevato) ed evidenziava alcune caratteristiche comuni nello stile di vita degli abitanti di queste comunità, tra cui -per l’appunto- una grande attenzione rivolta al movimento e alla sana alimentazione, ma anche al relax, alla lentezza e alla socialità.

Il mistero della longevità sarda? Una combinazione di buon cibo, tanto movimento, e una buona dose di relax

Da allora, gli studi su questi “paradisi della longevità” non hanno smesso di attrarre l’interesse della comunità scientifica: sempre nel 2014, un altro importante divulgatore e autore, Dan Buettner, aveva infatti non solo confermato la teoria delle zone blu, ma ne aveva identificate altre quattro -l’isola di Okinawa (Giappone), Nicoya (Costa Rica), Icaria (Grecia), Loma Linda, (California)- in aggiunta alla nostrana Ogliastra, in Sardegna, un’isola che da sempre presenta una concentrazione unica di centenari, soprattutto rispetto ad altre parti del mondo.

Risultati resi poi accessibili al grande pubblico anche grazie a documentari quali “Live to 100: Secrets of the Blue Zones”, nel quale lo stesso Buettner partiva in un viaggio alla scoperta di queste cinque comunità eccezionali.

Ma quale è il segreto dietro la straordinaria longevità dei sardi e, soprattutto, esiste un qualche tipo di legame tra il ricco patrimonio naturalistico e culturale di questo incantevole pezzo di terra avvolto dalle acque turchesi del mar Mediterraneo, e la salute di ferro dei suoi abitanti? Secondo gli esperti, tutto questo non è un caso, ma il risultato di una combinazione sinergica di diversi fattori. Scopriamoli insieme.

Una dieta ricca di cibi freschi, colorati e locali

Un ruolo fondamentale nella formula di longevità dei sardi è giocato dall’alimentazione. La dieta sarda -e più in generale quella mediterranea- è infatti ricca di prodotti freschi e locali, in primis frutta, ortaggi, legumi e cereali integrali, ma anche erbe e spezie profumatissime e conosciute fin dai tempi antichi per le loro incredibili proprietà benefiche, seguite da pesce bianco e fonti di grassi sani, quali frutta secca, semi e olio extra-vergine di oliva e, da ultimo, carni magre, da consumare soltanto in rare occasioni. Al contrario, quasi assenti sono i grassi saturi, i coloranti artificiali e gli zuccheri raffinati, in linea con le raccomandazioni della cosiddetta piramide alimentare mediterranea.

Una dieta, dunque, non solo estremamente varia, ricca di sapori e colorata, dove non trovano spazio alimenti industriali e preconfezionati, e dunque in grado di fornire all’organismo una vasta gamma di minerali, vitamine e sostanze antiossidanti, necessarie per mantenere il cuore in salute e prevenire molte malattie croniche tipiche del mondo occidentale, tra cui diabete di tipo 2, certi tipi di tumori e obesità, ma che è anche in grado di valorizzare i prodotti della terra, e i lavoratori che con cura e amore si dedicano alla loro coltivazione.

A non mancare mai è poi anche un buon calice di vino sardo, tra cui l’amabile Cannonau, che grazie all’alto contenuto di polifenoli e sostanze antiossidanti, è un vero e proprio toccasana per un sistema cardiocircolatorio di ferro, ma anche una carezza per lo spirito -ovviamente se consumato in moderazione. Quella stessa moderazione che guida anche altri aspetti della vita degli abitanti dell’Isola, tra cui anche il movimento, secondo, importantissimo, ingrediente dell’elisir di lunga vita dei sardi.

Una vita attiva e una forte connessione con la natura

Ma la longevità dei sardi non è solo questione di dieta. Anche lo stile di vita, fatto di lunghe passeggiate, lavoro nei campi e un po’ di sana attività fisica all’aria aperta, il tutto bilanciato da una giusta dose di relax e riposo (come abbiamo detto, tutto sta nell’evitare gli eccessi) gioca infatti un ruolo di primo piano nel tonificare il corpo e lo spirito degli isolani.

il movimento, soprattutto se svolto all’aperto tra spiagge cristalline e boschi di lecci incantati, è infatti il nostro migliore alleato non solo per migliorare la resistenza fisica e la funzione cardiaca, riducendo l’infiammazione nel corpo e migliorando la qualità del sonno, due fattori chiave per una vita più lunga e in salute, ma anche per alleviare quella tensione e quel senso di inquietudine e urgenza che è conseguenza diretta dello stile di vita contemporaneo, e della malattia oggi prevalente, lo stress, che secondo gli studi recenti sarebbe addirittura colpevole di ridurre la nostra aspettativa di vita di ben 2.8 anni.

Senza contare che, attivando tutti e cinque i sensi, il contatto con la natura permette di vivere nel momento, e di godere di quel senso di pace e realizzazione che solo la piena consapevolezza del presente può donare.

Tanto relax e il giusto riposo

La virtù sta sempre nel mezzo, e così la lunga vita dei sardi passa anche dal saper riconoscere la bellezza della lentezza e del riposo, che permette di imparare ad ascoltare e ascoltarsi, di ridimensionare i problemi e riprendere il controllo della nostra vita.

Ecco dunque che la siesta post-prandiale, ma anche un lungo pomeriggio domenicale passato a chiacchierare o giocare a carte, due attività ormai sconosciute -se non derise- dai cultori della produttività, diventano anch’esse parte dell’equazione di longevità degli abitanti dell’unica zona blu del nostro Paese.

Un forte senso di comunità e una vita sociale vivace

Ultimo, ma non meno importante, è quel forte senso di comunità e appartenenza comune tra i sardi, rafforzato in primo luogo dalle molteplici occasioni di riunione -quali feste religiose, sagre paesane e, più in generale, tutte quelle ricorrenze culturali durante le quali comunità si riunisce per celebrare la propria storia, le proprie tradizioni e la propria identità condivisa- che scandiscono la vita sociale sull’Isola. Eventi che non solo promuovono una maggior coesione sociale, ma offrono anche agli abitanti l’opportunità di condividere momenti di gioia, allegria e condivisione con amici e compaesani.

Senza contare che le persone si conoscono e si sostengono a vicenda da generazioni, creando una rete di supporto che si estende ben oltre i legami familiari. Questa rete di relazioni personali è un importante fattore di protezione contro lo stress, la solitudine e l’isolamento sociale, che sono stati associati a una ridotta qualità della vita e a una maggiore suscettibilità a malattie fisiche e mentali. Numerosi studi hanno infatti dimostrato una forte correlazione positiva tra l’essere inseriti in una forte rete di supporto sociale e una riduzione del rischio di malattie croniche, incluse quelle cardiache e il diabete di tipo 2, due tra i più grandi killer dei tempi moderni, nonché una maggiore capacità di far fronte allo stress e alle sfide della vita quotidiana.

Il tutto condito da un atteggiamento positivo nei confronti dell’età e dell’invecchiamento e da un forte rispetto per gli anziani, risorsa da valorizzare anziché fardello per la società.

Imparare i segreti della longevità dei sardi al Forte Village Resort

Nutrirsi con cibo fresco, nutriente e locale, rilassare la mente, muovere il corpo, e ritrovare il nostro legame originario con la natura incontaminata: alla base dei segreti di longevità dei sardi sono semplici azioni a cui non siamo più abituati, che invece diventano i pilastri fondamentali di un soggiorno al Forte Village Resort. Un vero e proprio eden naturale accarezzato dalle acque cristalline del mare della Sardegna meridionale, e circondato dai profumi e dai colori della lussureggiante macchia mediterranea.

Tra ricercate pietanze offerte dai ristoranti stellati ospitati all’interno della struttura, in cui a farla da padrone sono ingredienti semplici, ma al tempo stesso preziosi, come l’aglio sardo, lo zafferano, e il miele sardo, la cui storia è strettamente intrecciata con quella dell’Isola, trattamenti profondamente rigeneranti e rilassanti, come quelli offerti dall’Acquaforte Thalasso e Spa, tra cui spicca la talassoterapia, conosciuta e apprezzata fin dall’antichità per le sue proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, antireumatiche e dimagranti , e la possibilità di cimentarsi in una vasta gamma di attività sportive grazie ad Academy sportive d’eccellenza, il Resort diventa così il luogo dove scoprire i segreti di longevità custoditi da secoli dalla popolazione sarda, e imparare ad applicarli alla nostra vita quotidiana, per alleggerire -almeno un po’- la pesantezza e il carico della frenesia della quotidianità.

Per pianificare un soggiorno presso il Forte Village Resort, contattare il numero +39 0709218818, o scrivere una mail all’indirizzo holiday@fortevillage.com.

Vuoi conoscere i segreti della longevità dei sardi e vivere una vacanza da sogno in un vero paradiso? Scopri il Forte Village Resort in Sardegna

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