Aglio sardo: caratteristiche, usi e curiosità

Aglio sardo: caratteristiche, usi e curiosità

Aglio sardo, un prodotto versatile e ricco di proprietà benefiche, che racconta l’anima genuina dell’Isola

Il nostro viaggio alla scoperta dei prodotti tipici dell’Isola continua con l’aglio sardo, che con il suo sapore, aromatico e deciso al tempo stesso, è tra i grandi protagonisti della tradizione culinaria locale.

Una terra ricca e generosa, quella sarda, in grado di generare frutti unici nel panorama italiano, come l’Allium sardoum Moris, ovvero “l’aglio di Sardegna”, un ingrediente prezioso che, oltre a elevare i sapori di una moltitudine di piatti della tradizione, dal ripieno dei culurgiones al sugo dei malloreddus, si sposta dalla cucina per entrare nel ricco patrimonio culturale locale.

Basti pensare che l’allu, nome con il quale i locali amano riferirsi a questa particolare varietà di aglio presente quasi esclusivamente sul territorio isolano, caratterizzato da spicchi di dimensioni nettamente inferiori rispetto a quelle dell’aglio comune (Allium sativum), di un delicato colore che vira tra il rosa polvere e il violetto, e da un profumo penetrante e aromatico al tempo stesso, era conosciuto e apprezzato già ai tempi dei Fenici, i quali gli attribuivano speciali poteri magici e curativi, tra cui quello di incrementare la forza fisica e tenere lontane le malattie.


Queste proprietà -insieme a molte altre- sono state successivamente confermate anche da rigorosi studi medici e scientifici: ad esempio, si è scoperto che l’aglio è una vera e propria miniera di antiossidanti, tra cui i precursori dell’allicina, molecola nota per le sue notevoli proprietà antibatteriche, antivirali e antimicotiche, in grado dunque di rafforzare il sistema immunitario.

Senza contare che l’aglio sardo è una vera e propria miniera di sali minerali, come potassio, calcio, fosforo e selenio, essenziali per il corretto metabolismo energetico , per la salute ossea e muscolare, e può altresì contribuire ad abbassare i livelli della pressione sanguigna, tanto da essere spesso l’ingrediente base di numerosi integratori utilizzati proprio per combattere l’ipertensione.

Considerate le sue notevoli proprietà, non stupisce, dunque, cheil consumo degli spicchi interi di quest’aglio costituisca un rimedio della nonna molto popolare sul territorio dell’Isola, che negli anni è stato tramandato di famiglia in famiglia per trattare raffreddori, infezioni batteriche e anche parassiti, tanto da essere spesso paragonato a una sorta di “antibiotico” naturale.

In poche parole, un prodotto in grado di mettere d’accordo davvero tutti, dagli amanti del buon cibo a chi desidera prendersi cura del proprio benessere!

Aglio sardo, specie autoctona intimamente legata al territorio isolano

Assieme allo zafferano, l’”oro rosso” che conferisce vivacità e aromi unici a una grande varietà di piatti della tradizione, tra cui i malloreddus, le zippulas, le pardulas e la panada, e al miele sardo, un vero e proprio superfood amato non solo per il sapore deciso, ma anche per le incredibili proprietà curative, l’aglio sardo è un altro prodotto le cui origini sono intimamente connesse con quelle delle civiltà che nei secoli si sono succedute sull’Isola e hanno contribuito a costruire, tassello dopo tassello, il suo sfaccettato patrimonio storico, culturale e naturalistico.

Non è quindi un caso che questa singolare varietà d’aglio, talvolta nota anche con il nome di aglino per via delle dimensioni dei suoi spicchi, inferiori rispetto a quelle dell’aglio comune (Allium sativum), sia sia nel tempo adattata a crescere negli ambienti aridi e incolti tipici dell’entroterra sardo (e, più in generale, della fascia mediterranea), tanto da costituire oggi un importante elemento del suo ricco panorama botanico.

Non a caso, questo incredibile prodotto è da pochi mesi entrato per la prima volta nel Repertorio Regionale dell’Agrobiodiversità, consultabile all’indirizzo www.biodiversitasardegna.it, una sorta di banca dati online nata per preservare la ricca diversità del territorio e prevenire l’estinzione delle specie animali e vegetali a rischio, attraverso una minuziosa opera di raccolta e catalogazione delle varietà autoctone presenti sull’antico territorio di Ichnusa.

Al momento il Repertorio conta 136 risorse vegetali e 12 animali, che nel tempo si sono adattate al particolare microclima e alla peculiare composizione del suolo isolano, costruendo con questo un legame difficile -se non impossibile- da ricreare altrove.

Aglio sardo, prodotto d’eccellenza da valorizzare

Con l’arrivo del periodo primaverile, i pascoli incolti dell’entroterra isolano si punteggiano del bianco candido dei fiori dell’aglio sardo, una vera e propria gioia per gli occhi, che fa da preludio alla raccolta di questo prezioso frutto della terra (si tratta, in realtà, di un ortaggio), che avverrà soltanto qualche mese più tardi, quando la maggior parte delle foglie sarà appassita otto i raggi del sole estivo, assumendo la tipica colorazione bruna.

Nonostante si tratti di una pianta che può crescere anche in maniera spontanea, la coltivazione dell’aglio sardo è oggi praticata da diverse aziende agricole, che con dedizione e amore fanno sì che questo prodotto unico nel suo genere riesca a sopravvivere al passare dei tempi e alla progressiva industrializzazione delle terre, e non finisca nel dimenticatoio, portando questa specie vegetale all’inevitabile estinzione.

Consumare l’aglio sardo diventa così un modo non solo di celebrare la ricca tradizione enogastronomica dell’Isola, di cui rappresenta un ingrediente insostituibile, ma anche di supportare il lavoro di tutti questi piccoli produttori, spesso invisibile, ma di vitale importanza per la preservazione del ricco patrimonio naturalistico e culturale che da sempre costituisce il tesoro più prezioso della Sardegna.

Aglio sardo, un ponte tra i piatti della tradizione e la cucina d’autore del Forte Village Resort

Ricco di sapore e profumatissimo, così come lo sono le terre selvagge dell’entroterra isolano: l’aglino è un prodotto che, in pochi bocconi, riesce a raccontare il territorio sardo meglio di quanto mille parole e immagini potrebbero mai fare. Ecco dunque che un viaggio alla scoperta del ricco patrimonio enogastronomico della Sardegna non può che cominciare dalla degustazione di questa vera e propria specialità, che cresce proprio nel cuore della terra di cui si fa portavoce.

D’altronde, non si tratta certamente di un compito difficile, essendo questo un ingrediente al cuore di moltissime ricette della cucina sarda, da quelle più semplici, ma non per queste meno gustose, come il pane o le patate arrosto all’aglio, a quelle più ricche ed elaborate, prime tra tutte il pane frattau (una variante del tradizionale pane sfogliato sardo, il pane carasau, “rinforzata” con salsa di pomodoro, uova fresche, brodo, pecorino e, per l’appunto, aglio), i culurgiones (una pasta fresca ripiena con patate, aglio e menta) e i malloreddus (i gnocchetti tipici del Medio Campidano, realizzati con un impasto a base di farina di semola, acqua, sale, spesso accompagnati da un ricco sugo a base di pomodoro fresco, salsiccia, aglio e cipolla).

Come se non bastasse, l’aglio sardo è spesso utilizzato anche per esaltare il sapore del porceddu, il maialino da latte arrostito allo spiedo e aromatizzato con erbe e spezie, quali zafferano, pepe nero o noce moscata, mirto, timo e menta. Senza contare che spesso viene consumato anche in purezza, crudo, sott’olio, o infuso nell’olio extra-vergine locale, per poterne assaporare la potenza aromatica e le complesse sfumature olfattive.

Punto di riferimento per potersi abbandonare al piacere di gustare questi piatti è il Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula in provincia di Cagliari, pluripremiato resort a cinque stelle immerso nella lussureggiante macchia mediterranea che accarezza le spiagge cristalline di Santa Margherita di Pula.

All’interno del Resort è infatti possibile avere accesso a una vasta gamma di ristoranti gourmet -tra cui la prestigiosa Terrazza San Domenico gestita dallo chef stellato Massimiliano Mascia, il Forte Gourmet e il Belvedere di Giuseppe Molaro, solo per citarne alcuni- che, giocando tra tradizione e sperimentazione, si propongono di valorizzare la potenza degli ingredienti del territorio, tra cui spicca l’aglio sardo, in maniera innovativa e sorprendente, ma sempre nel pieno rispetto della loro più genuina essenza.

Vuoi assaporare la potenza aromatica dell’aglio sardo in tutte le sue diverse declinazioni e vivere una vacanza da favola in un autentico paradiso? Scopri il Forte Village Resort in Sardegna

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