Ibisco: proprietà, benefici e curiosità sul fiore che cresce nel giardino del Forte Village

Ibisco: proprietà, benefici e curiosità sul fiore che cresce nel giardino del Forte Village

Ibisco, uno scrigno di virtù e benefici

Un viaggio alla scoperta dell’ibisco, fiore della bellezza e del prelibato Karkadè.

Il Parco del Forte Village, elegante resort green e sostenibile a Santa Margherita di Pula, in provincia di Cagliari, è un’oasi di natura e bellezza nonchè scrigno di biodiversità dove i colori e i profumi della macchia mediterranea si fondono con il fascino esotico della vegetazione tropicale.

In questo scenario favoloso, oltre a specie quali l’aloe, la yucca e il bambù, cresce l’ibisco (nome botanico Hibiscus), deliziosa pianta arbustiva della famiglia delle Malvaceae conosciuta anche come “Tè dell’Abissinia”, “Tè rosa” oppure “Karkadè”.

Originario delle Indie occidentali, è diffuso anche in Etiopia, Sudan, India, Sri Lanka ed è coltivato in Europa soprattutto a scopo ornamentale grazie alla bellezza dei fiori e alla facilità di cura e manutenzione.

Sono oltre 400 le specie di Hibiscus esistenti ma tra le più note sul nostro territorio vanno citate l’Hibuscus cannabicus, da cui si ricava una fibra tessile simile alla juta, il Syriacus, che impreziosisce parchi e giardini con la meravigliosa fioritura tra luglio e ottobre, l’Hibiscus rosa-sinensis, i cui fiori hanno graziose tinte che vanno dal giallo al rosso, e l’Hibiscus sabdariffa, i cui fiori vengono impiegati per la produzione della bevanda karkadè e sfruttati in ambito fitoterapico.

Ibisco, un vero toccasana naturale

I fiori dell’ibisco vantano proprietà antipiretiche, analgesiche, antinfiammatorie, antiossidanti, antibatteriche e si dimostrano efficaci nel trattamento dell’ipertensione lieve e moderata e per combattere il colesterolo.

Ma non soltanto: l’ibisco viene utilizzato anche in caso di raffreddori, disturbi circolatori, catarro, inappetenza e come blando diuretico e lassativo.

In fitoterapia, le parti impiegate sono i fiori ma in alcune preparazioni erboristiche si usano anche le radici, i semi e le foglie: ad esempio, le radici, dal sapore amaro, sono eccellenti per la produzione di amari, dai semi si ricava un olio essenziale dalle proprietà ipocolesterolemizzanti mentre le foglie sono ottime in insalata grazie alle loro proprietà diuretiche, sedative, emollienti e rinfrescanti.

L’ibisco è un vero e proprio toccasana naturale.

Oltre ai benefici sopraccitati, è bene ricordare che gli estratti acquosi dell’ibisco aiutano a perdere peso mediante un processo di regolazione del metabolismo e che la pianta è efficace nel combattere alcune infezioni batteriche, in particolare quelle causate dall’Escherichia Coli (batterio responsabile di vari distrubi gastrointestinali) e dal Methicillin-resistant Staphylococcus aureus (batterio in grado di provocare seri danni all’organismo tra cui sepsi, ascessi e polmonite).

Studi scientifici hanno inoltre dimostrato come l’ibisco favorisca la salute del fegato migliorando la steatosi epatica e come, grazie alla ricchezza di flavonoidi, possa esercitare un’interessante funzione antidepressiva e placare il sistema nervoso abbassando i livelli di ansia.

Ancora, migliora i processi digestivi, regolarizza i movimenti gastrointestinali, previene la formazione dei calcoli alle vie urinarie, ed è una ricca fonte di antiossidanti, perfetta per prevenire i danni causati dai radicali liberi.

Come fare il pieno di benessere grazie all’ibisco? Semplice, grazie a una tisana rinfrescante e demineralizzante, a un infuso da assumere dopo i pasti principali per favorire la digestione, o a un decotto ipoglicemizzante e diuretico.

Non dimentichiamo, poi, che l’Hibiscus si distingue anche in cosmesi: la polvere di ibisco, infatti, svolge un’azione lenitiva, esfoliante e antiossidante sulla pelle, ideale per ottenere una pulizia profonda, alleviare rossori e irritazioni, e prevenire l’invecchiamento cellulare.

Infine, ma non per ultimo, la polvere amalgamata in acqua calda si dimostra ottimale per donare morbidezza, volume e riflessi violacei ai capelli.

Curiosità e simbologia dell’ibisco

Ibisco deriva dal termine greco hibiskos, nome che il medico botanico Dioscoride diede alle piante che somigliavano all’altea.

A questa splendida pianta sono collegati molti significati: l’elegante bellezza delle fanciulle, la giovinezza e la positività, tutti elementi legati alla morbidezza del fiore, al suo piacevole aspetto e alla sua breve durata.

Durano soltanto un giorno e poi appassiscono, come la bellezza e la gioventù.

I fiori dell’ibisco assumono poi un significato spirituale differente per diverse culture: in Malesia, è il simbolo dello Stato e rappresenta la vitalità, in Corea vuol dire mortalità, in Cina è associato a fama, ricchezza e gloria, alle Hawaii simboleggia il potere, l’ospitalità e il rispetto, a Singapore è il “fiore della celebrazione” mentre in Nord America viene regalato alla propria compagna per dimostrarle ammirazione e amore.

Ancora, sono noti per allontanare negatività e malocchio e, in base al colore, vantano un simbolo ancora più specifico: il giallo vuol dire buona fortuna, sole e gioia, il bianco purezza e innocenza, il rosso amore appassionato, il viola mistero e conoscenza superiore, il rosa amicizia e ogni tipo di amore.

La pianta dell’ibisco cresce sotto forma di arbusti o alberi che possono raggiungere svariati metri di altezza e che attirano una moltitudine di farfalle e colibrì.

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