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Festa di Sant’Efisio Cagliari: viaggio nel cuore della tradizione sarda

Festa di Sant’Efisio Cagliari: un rito antico dal fascino immutato 

La festa di Sant’Efisio a Cagliari è una delle più importanti processioni della Sardegna e si svolge ogni anno dal 1° al 4 maggio.

“Fedeli alla promessa, uniti nella tradizione” è lo slogan della 366esima edizione della festa di Sant’Efisio a Cagliari che segna il ritorno in presenza di cittadini e turisti dopo due anni di celebrazioni dai toni più intimi a causa dei divieti e delle restrizioni imposte dalla pandemia. 

Sarà una grande festa di popolo ma nel rispetto delle misure anti coronavirus ancora vigenti, come ha spiegato il sindaco Paolo Truzzu durante la presentazione degli eventi per Sant’Efisio: “Nel rispetto di tutti abbiamo scelto la strada di un ritorno al passato, ma nel segno della sobrietà. L’obiettivo rimane sempre quello di dare sempre un profilo nazionale e internazionale alla Festa, straordinario caleidoscopio di profumi, colori, fede e di tradizione che caratterizza la nostra città e la Sardegna”.

La festa di sant’Efisio è un momento di aggregazione che mantiene intatto il suo fascino dal 1656, anno in cui l’Amministrazione comunale, fece un voto perpetuo al santo promettendogli di organizzare ogni anno una processione in suo onore che sarebbe partita dal quartiere di Stampace per raggiungere Nora, la città dove Efisio subì il martirio. 

La storia narra che nella seconda metà del 1600 Casteddu, nome sardo del capoluogo dell’isola, fu colpita da una terribile epidemia di peste che mise in ginocchio la popolazione e uccise circa diecimila abitanti. Giovanni Spano, tra i più grandi e importanti studiosi della storia della Sardegna, racconta che, quando la città sembrava aver perso ogni speranza, Sant’Efisio apparve al viceré conte di Lemos e chiese il voto della processione del 1°maggio per liberare l’isola dalla morte nera. I consiglieri cagliaritani legarono la città al Voto Perpetuo e le abbondanti piogge fecero scomparire la peste. Per celebrare il santo martire e ringraziarlo per la fine dell‘epidemia fu scelto il mese di maggio perché simbolo di rigenerazione della natura.

Oltre ad essere una delle feste più importanti della Sardegna, insieme alla Corsa degli Scalzi, quella di Sant’Efisio è anche una delle processioni a piedi più lunghe d’Europa: il percorso a piedi, infatti, è lungo circa 80 chilometri e costellato di storia, folclore e devozione, tra canti, traccas, costumi tradizionali, goccius e launeddas. 

Da Cagliari la statua del santo viene trasportata verso Pula passando attraverso Capoterra, Sarroch e Villa San Pietro. Successivamente, da Pula viene condotta a Nora dove si trova l’antica chiesa che prende nome del santo. Dopo due giorni di preghiere il simulacro settecentesco, attribuito allo scultore sardo Giuseppe Antonio Lonis, riparte alla volta di Cagliari accompagnato in processione dai fedeli. 

La processione e gli eventi collaterali della Festa di Sant’Efisio Cagliari 2022

Il programma di eventi per la festa di sant’Efisio 2022 è stato presentato venerdì 22 aprile presso il Municipio di via Roma 145.

La processione di domenica 1° maggio vedrà rappresentate 92 comunità: ottantuno saranno le associazioni di devoti e 30 invece quelle di cavalieri che vi prenderanno parte in abito tradizionale. E poi, 4 cori, 56 miliziani, 5 binomi di cavalieri del Comando Militare Esercito Italiano, 18 tracas, con 270 devoti a bordo, a cui se ne aggiungeranno altri 2.500 a piedi. 

Lungo il cammino, tra il passaggio dei cavalieri e l’arrivo del Santo, per la prima volta l’attesa sarà scandita dai canti religiosi di quattro formazioni “a Cuncordu”, la più tradizionale forma espressiva di canto a quattro parti della Sardegna che abitualmente accompagna le celebrazioni liturgiche e paraliturgiche. Inoltre, nel corso Vittorio Emanuele sarà presente su Cuncordu Sas Enas di Bortigali, nella piazza Del Carmine i canti “a tragiu” del Coro di Bosa, mentre nel largo Carlo Felice quelli del Cuncordu di Orosei e infine in via Roma sarà presente Su Cuncordu e su Rosariu di Santulussurgiu.

Sono previste anche diverse iniziative collaterali che animeranno la città a partire da sabato 30 aprile con lo spettacolo musicale, per la regia di Ambra Pintore, “Non fermiamo la tradizione” in programma dalle ore 21:00 nella piazza Del Carmine: dialoghi in musica e poesia con le nuove espressioni della musica popolare, dal canto a tenore alla musica elettronica.

Domenica 1° maggio, alle ore 18:00 nella piazza Del Carmine, sarà assegnato il Premio Toson d’Oro di Sant’Efisio e a seguire “Il ballo dell’Isola in Festa”, con oltre 25 gruppi folcloristici e la partecipazione del maestro di launeddas Luigi Lai, i canti logudoresi di Emanuele Bazzoni, i tenore Remundu ‘e Locu di Bitti, i tenore Murales di Orgosolo e i tenore San Gavino di Oniferi. 

Nell’attesa del rientro del Santo da Pula, mercoledì 4 maggio dalle ore 18:00, il cortile d’onore di Palazzo Bacaredda ospiterà sette corali polifoniche del territorio della Città Metropolitana e del Sud Sardegna, che daranno vita ad un intenso concerto di canti sacri. Al termine del concerto previsto, alle ore 20,30 circa, tutte le formazioni corali si posizioneranno nelle principali vie del percorso per salutare col canto dei gocius e altri canti religiosi, il passaggio del Martire Guerriero.

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