La corsa degli scalzi: storia e programma

La corsa degli scalzi: la storia di una festa antica

Sono numerosi e diversi i motivi che ci spingono a scegliere una precisa destinazione per le nostre vacanze: la natura incontaminata, i trattamenti benessere come quelli proposti dal Forte Village, le feste popolari tipiche di un territorio come Sant’Efisio a Cagliari o la Corsa degli Scalzi a Cabras.

Tra i riti imperdibili che caratterizzano la storia dell’isola, la Corsa degli Scalzi è sicuramente uno dei più particolari poiché coinvolge uomini di ogni età per un totale di novecento fedeli, chiamati curridoris, vestiti con un semplice saio bianco legato in vita da un cordone.

Le antiche tradizioni familiari, sociali e religiose, sono fortemente radicate nel territorio sardo, un luogo in cui usi e costumi, saperi e leggende, sono lo specchio di una cultura popolare che mantiene intatto il suo fascino e ogni anno richiama turisti da ogni parte del mondo.

Durante la suggestiva processione i devoti corrono a piedi nudi, da qui l’origine del nome della manifestazione, per coprire la distanza, circa sette chilometri, che separa il comune di Cabras dalla piccola frazione di San Salvatore di Sinis. Nel corso del tragitto gli uomini trasportano il simulacro di santu Srabadori che rappresenta Cristo nella sua Trasfigurazione.

La festa si celebra ogni primo settembre e il viaggio dei curridoris parte alle sette e trenta del mattino, dopo la celebrazione della messa, dalla chiesa di santa Maria Assunta a Cabras con destinazione la chiesa del piccolo borgo di San Salvatore, dove la festa è già in corso e l’aria è pervasa dai profumi tipici della natura e dell’enogastronomia sarda. Il giorno seguente il simulacro torna a Cabras.

Lo svolgimento della manifestazione prevede regole molto precise: i curridoris devono essere organizzati in 14 gruppi, a loro volta suddivisi in quattordici mute di cinque corridori l’una. Sette corrono il primo giorno e sette il secondo ed è solo la sorte a decidere chi trasporterà il santo fino a San Salvatore e chi lo riporterà a Cabras.

La corsa degli scalzi: quando tutto è cominciato

La famosa festa di San Salvatore di Sinis, meglio conosciuta come la Corsa degli Scalzi, affonda le sue radici nel lontano 1619 quando Cabras e il territorio della Penisola del Sinis furono invasi dai Saraceni che giunti sull’isola saccheggiarono le ricchezze del luogo, imprigionarono gli uomini e portarono via le donne.

Durante uno degli assalti ad opera dei guerrieri, i cabraresi decisero di mettere al sicuro la statua del Salvatore affrontando la lunga corsa che li ha resi famosi nel secoli successivi e per depistare il nemico, secondo la leggenda, usarono al posto delle calzature dei rami legati ai piedi nudi.

Lo stratagemma permise agli Scalzi di sollevare molta polvere durante la corsa dando così l’impressione al nemico di trovarsi di fronte a un numeroso gruppo di uomini. L’espediente funzionò e gli invasori furono costretti a battere in ritirata per la paura di dover affrontare un grande esercito.

Da quel giorno e sino ad oggi, la Corsa degli Scalzi è un rito che si ripete sempre uguale per ricordare il miracolo avvenuto nel 1619 e rinnovare il voto al santo che salvò il villaggio.

La corsa degli scalzi: il programma del 2019

Fede, folklore, tradizione, sapori e profumi della cucina sarda, la Corsa degli Scalzi è una manifestazione a cui non si può non assistere almeno una volta nella vita poiché si tratta di una delle feste religiose più importanti della Sardegna che si svolge il primo weekend di settembre.

Ecco che cosa prevede il programma dell’edizione 2019.

Sabato, 31 agosto 2019

  • ore 6,30 – Cabras – Santa Messa nella pieve di Santa Maria Assunta di Cabras
  • ore 7,30 – Cabras – Corsa degli Scalzi: Dalla chiesa di Santa Maria di Cabras fino al santuario di San Salvatore di Sinis
  • ore 19,00 – Villaggio di San Salvatore – Sagra del Muggine e della Vernaccia
  • ore 22,00 Villaggio di San Salvatore – Concerto

Domenica, 1 settembre 2019

  • ore 10.30 – Solenne Processione per le vie del villaggio con il venerato simulacro di San Salvatore. A seguire Santa Messa solenne.
  • ore 17.30  – Villaggio di San Salvatore – Santa Messa nella chiesa di San Salvatore
  • ore 18.30 – Villaggio di San Salvatore – Corsa degli Scalzi: Rientro a Cabras del simulacro di San Salvatore accompagnato da Is Curridoris, partenza da San Salvatore
  • ore 19.30 (in concomitanza con il rientro del Simulacro) – Cabras –Spettacolo pirotecnico all’arrivo della Corsa degli Scalzi
  • ore 22.00 – Piazza Stagno a Cabras – Concerto

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