Chef Alessandro Cocco

La valigia perfetta contiene tutto il necessario per le vacanze ma custodisce al suo interno anche i desideri che accompagnano la partenza.

Il sogno di spiagge dalla morbida sabbia bianca, la scoperta di luoghi magici dalla natura incontaminata, il relax di trattamenti benessere e naturalmente tutto il gusto della cucina gourmet firmata da chef come Alessandro Cocco.

Al Forte Village in Sardegna, Alessandro Cocco fa parte della squadra dei migliori chef italiani e internazionali del resort.

Il resort propone ai suoi ospiti un vero e proprio viaggio gastronomico attraverso ricette in cui si mescolano sapientemente tradizione, innovazione gastronomica e le tendenze culinarie più interessanti del momento.

Alla qualità e varietà del cibo si accompagna la costante ricerca dell’equilibrio tra cucina della memoria e cucina sperimentale, un incontro che esalta il gusto e il profumo delle materie prime e offre agli ospiti del Forte Village la possibilità di vivere una vera e propria experience sensoriale a ogni boccone.

Dalla terrazza San Domenico, gestita dallo chef Massimiliano Mascia, al Forte Gourmet passando per il Belvedere e fino al Heinz Beck Restaurant, la rosa di ristoranti gourmet stellati del resort è davvero ampia e conquista anche i palati più esigenti.

Giovane promessa della cucina italiana e romano d’origine, Alessandro Cocco ha lavorato alla corte di due grandi maestri della cucina internazionale: Heinz Beck e Alain Ducasse.

Alessandro Cocco: la ricetta di Alessandro Cocco per il Forte Village

Il Forte Village è la destinazione perfetta per chi vuole concedersi una vacanza all’insegna del benessere e del gusto e i ristoranti che compongono l’ampia offerta del resort sono un’esperienza gastronomica imperdibile per i palati gourmet.

“Mi piace una cucina estroversa, unione di mondi lontani e tecniche all’avanguardia. Mi piace il ritmo delle metropoli. Mi piace rischiare. Corro, corro e non mi fermo mai” spiega lo chef Alessandro Cocco che guida la brigata del ristorante.

Per gli ospiti del resort Cocco ha pensato a una ricetta capace di unire il profumo di mare delle capesante al gusto unico dei carciofi e ai benefici della quinoa. Tre ingredienti utilizzati nelle cucine di tutto il mondo e protagonisti di aneddoti storici spesso poco conosciuti.

Delle capesante si racconta che il primo a esaltarne il gusto fu il filosofo greco Aristotele che consigliava di “cucinarle alla griglia e cospargere il frutto con dell’aceto, al fine di esaltare la loro dolcezza“. La stessa ricetta è stata ritrovata anche tra gli scritti di un altro filosofo greco, Senocrate. Servite sulle tavole degli antichi romani, le capesante sono molto amate sia Europa che in Inghilterra e sull’isola britannica vengono cotte al forno con burro oppure fritte.

Non solo cucina, la capasanta è anche il simbolo presente nello scudo araldico di Papa Benedetto XVI e l’emblema del pellegrinaggio di Santiago di Compostela, della società petrolifera Shell e di due contrade, una di Siena e l’altra di Padova. Inoltre, Sandro Botticelli l’ha dipinta nel famoso quadro Nascita di Venere conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze.

Dal mare alla terra, per conoscere un po’ di più la storia della quinoa è necessario fare un salto indietro nel tempo fino alla civiltà inca, dove la pianta veniva chiamata chisiya mama che in lingua quechua significa “madre di tutti i semi”.

Infine, i carciofi spinosi erano già noti agli antichi greci e ai romani che gli attribuivano poteri afrodisiaci. Consumati in Italia sin dal XV secolo, fecero la loro prima apparizione in Toscana nell’anno 1466 mentre in Francia furono introdotti da Caterina de’ Medici dopo il suo matrimonio con Enrico II.

In Inghilterra i carciofi arrivarono grazie agli olandesi e nel 1530 erano coltivati anche nell’orto del re Enrico VIII Tudor. Perfino lo scrittore Pablo Neruda ha dedicato al carciofo un poema intitolato “Oda a la Alcachofa” e contenuto nella raccolta Odas Elementale.

Dopo un breve viaggio nella storia dei tre ingredienti non ci resta che scoprire tutti i passaggi della ricetta firmata dallo chef Alessandro Cocco.

Ricetta

Capesante scottate con quinoa e carciofi spinosi

Sbollentare e cuocere la quinoa. Pulire il carciofo, tagliarlo in 12 spicchi, sbollentarli e saltarli in padella con olio, sale, pepe e uno spicchio d’aglio. Pulire le capesante e scottarle alla piastra con un filo d’olio. Per il pesto, mixare le erbe aromatiche con olio extra vergine di oliva, fino a raggiungere una consistenza omogenea. Per comporre il piatto, formare 3 piccoli tortini di quinoa e adagiare su ognuno una capasanta scottata. Adagiare sul lato di ogni tortino uno spicchio di carciofo, quindi decorare il piatto creando dei cerchietti con il pesto alle erbe. Porre a piacimento su ogni capasanta qualche fiore.

Ingredienti per 4 persone:

  • 120 gr di quinoa
  • 12 capesante
  • 1 carciofo spinoso
  • 1 spicchio d’aglio
  • olio extra vergine di oliva
  • sale, pepe
  • fiori eduli
  • pesto di erbe aromatiche q.b.

Vuoi vivere una vacanza indimenticabile in un vero paradiso tra haute cuisine e relax? Scopri il Forte Village Resort in Sardegna.

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