Vinyasa yoga: che cos’è e perché fa bene

Vinyasa yoga: storia e benefici della disciplina yogica

Secondo i principi che regolano la pratica dello hatha yoga e del vinyasa yoga, mantenere l’armonia psicofisica significa prendersi cura del benessere di corpo e mente poiché pur trattandosi di due entità distinte sono fortemente interconnesse tra loro tanto da essere capaci di influenzarsi a vicenda.

Lo yoga è una disciplina millenaria nata in India che comprende una serie di pratiche meditative, corporee e ascetiche e numerosi stili differenti come l’hatha yoga, il più famoso in Occidente, o il vinyasa yoga, che combinano diverse posizioni fisiche, tecniche di respirazione e di rilassamento.

In particolare con il termine vinyasa yoga si fa riferimento a una forma di yoga dinamico in cui la sequenza di movimenti è sincronizzata con il respiro. Vinyasa deriva dal sanscrito ed è una parola formata da vi, che tradotto significa “in modo particolare/speciale” e nyasa, “stare”.

Si tratta di una forma di yoga dinamico, veloce, caratterizzato da un ritmo sostenuto, pose (asana) fluide e una particolare attenzione alla respirazione che contribuisce a rendere i passaggi tra gli asana più armoniosi. I movimenti ascendenti sono collegati all’inspirazione, fase in cui si introduce aria nei polmoni, mentre i movimenti verso il basso si accompagnano all’espirazione, momento che corrisponde alla fuoriuscita dell’aria precedentemente inspirata.

La successione energica delle movenze e l’attento lavoro sul respiro, uniti a una pratica quotidiana, apportano benefici a tutto l’apparato muscolo-scheletrico contribuendo all’aumento di flessibilità, resistenza e forza muscolare e inoltre migliorano la salute del sistema cardiovascolare, riducono lo stress, aiutano a ritrovare la forma fisica e favoriscono la concentrazione.

Il vinyasa yoga è considerato una forma moderna di yoga e alla base della pratica ci sono gli insegnamenti di Krishnamacharya, considerato il padre della disciplina nonché uno dei più importanti maestri del ventesimo secolo e autore del libro Il nettare dello yoga in cui spiega minuziosamente asana, bandha (contrazioni muscolari) e mudra (posizioni delle mani), ne approfondisce gli effetti e descrive le tecniche di vinyasa.

L’opera prende in esame anche i nadi (canali energetici), i chakra e i pranayama (tecniche di respirazione) che uniti alle posture favoriscono il controllo del sistema nervoso e aiutano l’individuo a mantenere una buona salute psicofisica.

Scopriamo insieme quali sono i benefici delle cinque le posizioni più conosciute del vinyasa yoga.

Vinyasa yoga: le cinque asana più famose

Si può scegliere di praticare vinyasa yoga in qualsiasi momento della giornata tra le mura domestiche, in palestra, in un centro specializzato in arti orientali, o su una spiaggia di sabbia dorata e sottile bagnata dalle acque limpide e cristalline del mare di Sardegna.

Ecco quali sono le cinque asana più conosciute del vinyasa yoga.

  • Cane a faccia in giù (Adho Mukha Svanasana)
    Fa parte delle posizioni che formano la sequenza del Surya Namaskara (Saluto al sole) ma è anche una posizione di riposo e uno dei movimenti che segna il passaggio tra una sequenza e l’altra. Aiuta il corpo a ritrovare la corretta postura coinvolgendo nell’esercizio i muscoli di braccia, gambe e addome.
  • Cane a faccia in sù (Urdhva Mukha Svanasana)
    Deriva dalle parole sanscrite urdhva, all’insù o verso l’alto, mukka, muso o viso o testa, e svana, cane. Aiuta a migliorare la postura tonificando i muscoli di schiena, spalle e glutei, rafforza la colonna vertebrale, le braccia e i polsi, distende torace, polmoni, spalle e addome e aiuta a tenere sotto controllo il senso di affaticamento e spossatezza.
  • Posizione del bastone a terra (Chaturanga Dandasana)
    Fa parte, come il cane a faccia in giù, della sequenza del Surya Namaskara, ed è un’asana che richiede molta pratica e forza. Tonifica i muscoli di addome e schiena, inoltre rinforza braccia e spalle.
  • Posizione della barca (Navasa)
    È una posizione che aiuta a tonificare e rinforzare i muscoli di addominali, gambe e collo. Navasa migliora anche la digestione, stimola il sistema circolatorio, favorisce la perdita di grasso addominale e il buon funzionamento del sistema ormonale.
  • Posizione sulla testa (Sirsasana)
    È la regina delle posizione secondo i testi classici dello yoga e nell’antichità era indicata come l’asana in grado di assicurare l’immortalità. Sirsasana rinforza il sistema muscolare, migliora la circolazione sanguigna, regolarizza le funzioni del sistema endocrino, aiuta a risolvere disturbi intestinali come colite e stipsi e aumenta la concentrazione e il buon umore.

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