Origine e storia della tisana: i benefici per corpo e mente

Tisana: che cos’è e quali sono i metodi di preparazione 

La tisana è una bevanda conosciuta fin dall’antichità, da quando l’uomo fa uso di piante curative e medicinali, e le sue proprietà benefiche erano già note agli antichi Greci e Romani.

La preparazione delle tisane iniziò a diventare sempre più sofisticata durante il Medioevo grazie al lavoro dei monaci e degli adepti delle scuole mediche e alchemiche che condussero studi rigorosi sulle erbe medicinali, effettuando precise classificazioni e suddividendo le piante in base al loro effetto e alla loro efficacia.

Che cos’è una tisana? In erboristeria, la tisana è una qualsiasi preparazione liquida, solitamente priva di caffeina, appartenente alla categoria degli idroliti. Gli idroliti sono preparazioni farmaceutiche liquide che estraggono dalle piante le sostanze attive idrosolubili.

Nella preparazione di una tisana le erbe, fresche o secche, devono essere sminuzzate con cura poiché la trinciatura può influire sull’estrazione dei principi attivi. Inoltre, le erbe devono essere tra loro omogenee e combinate secondo precise indicazioni facendo attenzione a non mischiare mai le parti dure con quelle tenere della pianta.

La farmacopea internazionale, per non inibire l’efficacia del singolo ingrediente ed evitare l’insorgere di problemi a causa di interazioni sfavorevoli, raccomanda di non utilizzare mai più di otto diverse sostanze vegetali, ma in genere in una tisana non si supera il quantitativo di cinque erbe, dosate in misura eguale.

Una tisana composta da più erbe presenta elementi che possono essere classificati secondo le seguenti caratteristiche:

  • Remedium cardinale (rimedio di base): una o più piante con principi specifici in base alle necessità;
  • Adiuvans (adiuvante): una o più piante la cui funzione è coadiuvare l’assorbimento del rimedio base;
  • Costituens (complemento): una o più piante in grado di conferire un aspetto piacevole alla bevanda;
  • Corrigens (correttore): una o più piante in grado di migliorare le caratteristiche organolettiche della tisana.

Le tisane possono essere realizzate dall’infusione o dalla decozione di erbe o spezie in acqua calda. L’infusione permette di estrarre i principi attivi o gli aromi da piante officinali o da alimenti solidi, immergendoli in un liquido, ad esempio l’acqua, per un tempo più o meno lungo. La decozione, invece, è un metodo utilizzato per estrarre i principi attivi o gli aromi, purché non siano termolabili, dalle parti di piante officinali o alimenti che risultano essere più duri, come radici, semi, corteccia o legno.

Esistono, quindi, due diversi tipi di tisane a seconda del metodo estrattivo che si sceglie di utilizzare:

  • Infuso: in questo caso vengono usati differenti parti della pianta, tra cui fiori, frutti, parti erbacee e foglie. La bevanda viene preparata versando acqua bollente sulle parti selezionate, essiccate e sminuzzate, prima di lasciare il tutto in infusione per qualche minuto. Passato questo periodo di tempo, si procede alla filtrazione, che si può effettuare con un normale colino, e dopo aver spremuto il residuo solido rimasto sul filtro l’infuso è pronto;
  • Decotto: le parti più coriacee della pianta, come radici, semi duri e corteccia, vengono accuratamente tagliate e successivamente messe in una pentola con dell’acqua fredda che andrà portata a ebollizione. È necessario lasciare sobbollire il tutto a fuoco lento per un tempo che va dai 10 ai 30 minuti e poi far riposare per altri 10 minuti circa. Una volta raffreddato, il liquido va filtrato con un colino prima di essere consumato. La decozione è spesso confusa con l’infusione ma tra i due metodi estrattivi esiste una sostanziale differenza: infatti, nella decozione le parti della pianta sono immerse nell’acqua a temperatura ambiente, mentre nell’infusione vengono immerse nell’acqua già portata a temperature elevate.

Va ricordato che la tisana è una preparazione liquida che può essere ottenuta anche dalla macerazione di erbe, un’operazione di solubilizzazione consistente nel trattare con acqua, o con altri solventi a temperatura ambiente, alcune sostanze al fine di estrarne determinati componenti. Il tempo di macerazione varia in base al principio attivo che deve essere estratto (da un giorno a diverse settimane) e il prodotto ottenuto dalla macerazione prende il nome di macerato.

Tisana: i benefici di un elisir di lunga vita

Bere una tazza di tisana non è solo una buona abitudine quotidiana, ma anche uno dei metodi più semplici, facili e veloci per godere dei benefici delle piante e ottenere effetti visibili e duraturi sul benessere di corpo e mente.

In base alla miscela delle erbe officinali è possibile realizzare diversi tipi di tisane:

  • Tisane afrodisiache
  • Tisane bechiche
  • Tisane colagoghe
  • Tisane digestive
  • Tisane diuretiche
  • Tisane depurative
  • Tisane galattofore
  • Tisane ipocolesterolemizzanti
  • Tisane ipnoinducenti
  • Tisane ipotensive
  • Tisane lassative
  • Tisane sedative

Ecco quali sono i principali benefici delle tisane:

  • Contrastano il gonfiore addominale e hanno un effetto diuretico;
  • Favoriscono la digestione e l’eliminazione dei gas intestinali;
  • Depurano e disintossicano l’organismo;
  • Sono un valido decongestionante delle mucose;
  • Distendono i nervi e favoriscono la concentrazione;
  • Riducono il mal di testa e stimolano il sistema immunitario;
  • Riducono la nausea e attenuano i dolori mestruali;
  • Aiutano a trattare raffreddori, infiammazioni delle vie respiratorie e influenze;
  • Alleviano tensioni e stress della vita quotidiana;
  • Hanno un’azione sedativa per chi soffre di ansia e insonnia.

Per usufruire dei benefici di una tisana, è importante scegliere il giusto mix di erbe e consumarla in un ambiente accogliente e rilassante come l’Acquaforte Thalasso e Spa del Forte Village, il pluripremiato resort circondato dallo splendido mare di Sardegna.

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