Boxe: origini e benefici della “noble art”

Boxe: storia di una delle più antiche discipline da combattimento

La boxe, in italiano pugilato, è uno degli sport da combattimento più antichi della storia e si svolge all’interno di uno spazio quadrato chiamato ring. 

Nei graffiti preistorici risalenti al III millennio a.C. Cristo, e oggi conservati presso il British Museum of London, si possono facilmente riconoscere le figure di persone che combattono con i pugni chiusi, mentre una scultura ritrovata a Tebe, in Egitto, e risalente al 1350 a.C. raffigura due pugili che combattono e diversi spettatori attorno a loro.

Le prime testimonianze letterarie relative al pugilato sono contenute nel 23° canto dell’Iliade di Omero, dove vengono descritti i giochi funebri organizzati da Achille in onore della morte di Patroclo. È proprio nell’Antica Grecia che la boxe, considerata un’attività fisica ideale per la salute di mente e corpo, diventa particolarmente popolare tanto da essere introdotta come nuova disciplina nella XIII Olimpiade antica del 688 a.C.

Per proteggere le mani, i pugili utilizzavano delle strisce di cuoio lunghe circa 4 metri che avvolgevano intorno ai polsi e alle nocche e non erano previsti né round, dato che si combatteva fino alla resa di uno dei pugili o fino al momento in cui uno dei due non fosse stato in grado di continuare, né categorie di peso, quindi gli atleti più pesanti erano i vincitori assoluti di ogni gara. 

La popolarità del pugilato non si arrestò neanche durante l’epoca romana. In questo periodo le fasce di cuoio furono sostituite con materiali più duri per proteggere le mani e trasformare i pugni in vere e proprie armi. Infatti i caestus, ovvero i guantoni utilizzati dagli antichi Romani, erano rinforzati con inserti di metallo, placche in ferro e lame taglienti che assicuravano al combattimento un finale tanto rapido quanto sanguinoso. 

Va ricordato che all’epoca il pubblico non era interessato alla tecnica dei colpi o al valore della competizione ma solo allo spettacolo offerto dai combattenti che doveva concludersi in poco tempo e con l’annientamento di uno dei pugili.

Con il crollo dell’Impero romano e la diffusione del Cristianesimo, la pratica del pugilato fu vietata anche a causa della sua brutalità e nel Medioevo questo sport cadde in declino fino ad essere quasi del tutto dimenticato.

Boxe: come cambia il pugilato dal XVI secolo ai giorni nostri

Nel XVI secolo, periodo in cui divenne meno frequente l’uso della spada, gli inglesi riscoprono il combattimento a mani nude che nei documenti dell’epoca viene indicato con il nome di prizefighting

Il primo incontro di pugilato di cui si hanno notizie risale al 1681: Christopher Monck, duca di Albemarle, organizzò in Inghilterra un incontro tra il suo maggiordomo e il suo macellaio e fu proprio quest’ultimo a vincere, aggiudicandosi la posta in denaro. 

In quegli anni la disciplina non era ancora stata regolamentata, non esistevano regole scritte o divisioni per classi di peso e non era nemmeno prevista la presenza di un arbitro. In genere, gli incontri erano eventi caotici fatti di pugni, testate, dita negli occhi, mani attorno al collo dell’avversario e colpi che oggi sono completamenti scomparsi dalla pratica sportiva del pugilato.

Il primo regolamento del pugilato arriverà solo molti anni più tardi, e più precisamente nel 1743, grazie all’interessamento del pugile inglese Jack Broughton.

Soprannominate London Prize Ring Rules, le regole sviluppate da Broughton avevano l’obiettivo di proteggere i pugili soprattutto dal pericolo di morte, evento piuttosto frequente in quegli anni, e, insieme alle successive regole del Marchese di Queensberry, elaborate nel 1867, hanno ispirato il regolamento attuale.

Ecco cosa prevedevano alcune delle più importanti London Prize Ring Rules:

  • se un contendente fosse caduto a terra e non fosse riuscito a riprendere il combattimento entro 30 secondi, l’incontro si sarebbe concluso con la vittoria dell’avversario;
  • colpire l’avversario a terra e afferrarlo sotto la vita era proibito;
  • ogni pugile aveva la possibilità di far sospendere l’incontro, in qualsiasi momento, facendo toccare un solo ginocchio a terra. In quel caso gli sarebbe stato applicato il conteggio dei 30 secondi.

Inoltre, Broughton incoraggiò i pugili ad utilizzare i muffers, ovvero una specie di guantoni, a protezione delle mani per attutire i colpi sul corpo dell’avversario durante gli allenamenti e gli incontri.

Il pugilato conobbe un’ampia diffusione negli Stati Uniti di fine Ottocento e la sua popolarità continuò a crescere nel XX secolo grazie ad atleti del calibro di Jack Johnson, Jess Willard, Jack Dempsey, Joe Louis, Rocky Marciano, Floyd Patterson e al  celebre campione Cassius Clay passato alla storia con il nome di Muhammad Ali.

Boxe: i 10 benefici di uno sport che fa bene a corpo e mente

Praticare boxe significa mantenersi in forma e allenare la mente. Ecco quali sono i dieci vantaggi di questa disciplina:

  1. Modella il corpo e non appesantisce il fisico
  2. Aiuta a bruciare calorie e dimagrire
  3. Rafforza il sistema cardiovascolare
  4. Tonifica i muscoli
  5. Aumenta la resistenza e la forza 
  6. Rafforza il sistema immunitario
  7.  Migliora la coordinazione, i riflessi, la velocità e l’equilibrio
  8.  Migliora la concentrazione e il controllo
  9. Allontana stress e ansia
  10. Aumenta il coraggio e la fiducia in se stessi 

Boxe: la Buglioni Boxing Academy by Leone 1947 del Forte Village

Al Forte Village, pluripremiato resort di Santa Margherita di Pula in provincia di Cagliari, grandi e piccoli possono imparare i segreti della boxe iscrivendosi alla Boxing Academy, dove ad attenderli troveranno un allenatore d’eccezione: il campione internazionale Frank Buglioni.

La Boxing Academy si trova all’interno dello splendido Sport Academy Center, dotato di una palestra completamente attrezzata e un vero ring regolamentare, ed è strutturata in cinque lezioni (dal lunedì al venerdì) e divisa in due gruppi, uno per adulti e uno per bambini. Inoltre, è possibile prenotare lezioni private.

L’età minima per iscriversi all’academy è di 8 anni e tutti i partecipanti al momento dell’iscrizione ricevono il kit d’allenamento.

Vuoi vivere una vacanza indimenticabile e allenarti con un grande campione di boxe come Frank Buglioni? Scopri il Forte Village Resort in Sardegna.

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