Renato Zero alla Forte Arena con due concerti evento

Renato Zero alla Forte Arena con due concerti evento

L’imperdibile concerto-evento del grande cantautore romano sotto le stelle del Sud Sardegna

Nelle serate del 19 e 20 luglio 2024, a partire dalle ore 21.00, il coloratissimo tour di Renato Zero, “Autoritratto”, farà ballare ed emozionare il pubblico della suggestiva Forte Arena di Santa Margherita di Pula.

Tanto poliedrico, appariscente e ipnotico sul palco, quanto riservato e discreto nella vita privata, Renato Zero -nome d’arte di Renato Fiacchini- è forse una delle figure che più hanno contribuito a plasmare il costume e il panorama musicale negli ultimi cinquant’anni. Merito non solo di successi intramontabili come “Triangolo”, “Nessuno tocchi l’amore”, “Il cielo” e “Mi vendo”, ma anche di uno stile personale unico, libero da qualsiasi schema precostituito e in continua evoluzione.

Una ricerca mossa in primo luogo da un’insaziabile voglia di sperimentare e sperimentarsi e, nel farlo, di scardinare i pregiudizi del tempo, alcuni dei quali duri a morire ancora ai giorni nostri. Ecco dunque che i look del grande cantautore romano, che oggi potremmo definire come genderless, sfidavano senza timore l’immaginario del maschio virile e rassicurante, per andare a costruire un nuovo modello di “uomo”, dallo stile e portamento senza precedenti (almeno nel panorama italiano), ma non per questo meno desiderato e desiderabile.

D’altronde, con il suo carisma unico, la sua energia magnetica e la sua cotonata chioma corvina, Renato Zero è in poco tempo riuscito a conquistare anche il pubblico più scettico e tradizionalista, costruendo un legame solido di affetto e fiducia con la sua ampia fanbase, che chiamava affettuosamente con il nomignolo di “sorcini” (appellativo nato -almeno secondo la leggenda- quando Renato, dopo aver osservato gli ammiratori che lo attorniavano in motorino, avrebbe esclamato “Sembrano tanti sorci”).

Renato Zero, un viaggio artistico e personale lungo sei decenni

Quarantacinque album, oltre cinquantacinque milioni di dischi venduti in Italia, altri quattro milioni nel resto del mondo, e numerosi record ancora oggi imbattuti, come quello di aver raggiunto il primo posto nella classifica degli album più venduti in Italia in sei decenni consecutivi, e averlo tenuto stretto per un totale di ben quarantotto settimane: una carriera costellata di innumerevoli successi, frutto di un percorso di ricerca personale, artistica e musicale che ancora oggi non è giunto al termine -e che probabilmente non ci arriverà mai.

Se infatti Zero è oggi considerato uno dei chansonnier più importanti nel panorama musicale nostrano, molto lo si deve all’incredibile tenacia e resilienza dimostrata dal giovane Renato, che è riuscito a fare di un’offesa (“Sei uno zero”, frase si sentiva spesso ripetere quando, travestito e truccato, cominciò ad esibirsi in piccoli locali romani) un motivo di vanto, legandola per sempre al suo personaggio, e diventando paladino di chi non ha paura a inseguire i propri sogni.

Un percorso costellato di ostacoli, soprattutto durante i primi anni, quando le prese in giro per il suo look eccentrico e colorato, da molti ritenuto troppo “femminile”, superavano di gran lunga i consensi, ma anche grandi speranze e gioie, tra cui l’esordio in trio con le sorelle Mia Martini e Loredana Bertè e le serate al Piper, che però non gli faranno mai perdere il contatto con il mondo reale e i suoi problemi. Neppure all’apice della sua carriera, Renato smetterà di essere mosso da un incessante bisogno di scoprire se stesso e il mondo, di ricercare il proprio stile personale, prima ancora che la fama, naturale conseguenza della sua autenticità e innata curiosità.


I testi delle canzoni diventano così un mezzo per raccontare “Renato”, sia come artista che come uomo, ma anche per affrontare tematiche al tempo poco discusse, come la pedofilia (“Qualcuno mi renda l’anima”, 1974, basata su un episodio traumatico vissuto in prima persona dallo stesso artista), l’identità di genere, la droga (“L’altra bianca”, 1993), l’omosessualità (“Santa Giovanna”, 1980, l’unica canzone del suo vasto repertorio che parla dichiaratamente di amore lesbico), l’emarginazione (“Fermo posta”, 1979), la violenza sulle donne (“Un uomo da niente”, 2017), e la spiritualità (“Più su”, 1974), creando un continuum tra la sfera personale e quella pubblica, non senza contraddizioni e controversie, come quelle mosse a più riprese dalla comunità LGBT+, che si è sentita offesa e strumentalizzata da alcuni comportamenti del cantautore.

D’altronde, nello stesso artista convivono mondi opposti e anime apparentemente inconciliabili, trasgressioni estreme e spiritualità, eccessi e rigore, che negli anni hanno trovato manifestazione concreta anche nella progressiva evoluzione del suo stile personale: dal trucco sugli occhi e i capelli lunghi da hippie, alle paillettes e tutine alla David Bowie degli anni Settanta, ai costumi ispirati a clown e figure circensi, rielaborati in maniera concettuale e malinconica, per finire con il minimalismo degli ultimi decenni, un canovaccio vuoto che lascia parlare i testi delle canzoni, accompagnati soltanto dalla mimica facciale e dalla gestualità teatrale dell’interprete.


“Autoritratto”, il concerto-evento più atteso dell’estate

Sei decenni di musica e parole, ma ancora tanta voglia di creare, far riflettere ed emozionare: ecco che, dopo i quattordici sold out registrati a Roma e Firenze, Renato Zero torna a condividere con i fan i suoi successi più amati, in ben 14 nuove date in palazzetto (a Milano, Torino, Livorno, Bologna, Mantova, Pesaro, Perugia, Eboli, Messina e Roma), e sei live estivi outdoor, tra cui due nell’incantevole Forte Arena di Santa Margherita di Pula, rinomata località del Sud Sardegna circondata da alcune delle spiagge più belle dell’Isola, che soltanto qualche settimana più tardi ospiterà gli attesissimi live del poliedrico artista britannico Sting, e dei Pooh, la band più longeva e amata del Bel Paese.

Un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto, dove la luce poetica delle stelle, il profumo delicato ed evocativo della macchia mediterranea e il soave suono del mare sardo, diventano parte integrante della scenografia del concerto-evento “Autoritratto”, un racconto inedito delle tappe più significative che hanno segnato l’ultra-cinquantennale carriera musicale dell’artista, intervallate ai brani contenuti nell’ultimo album.

Un ritorno, quello sull’Isola, che ha fatto attendere i fan per ben ventisei anni, accolto con un tale entusiasmo che entrambe le date sono andate sold out già poco tempo dopo l’apertura della vendita dei biglietti.

Renato Zero VIP Experience, il pacchetto esclusivo pensato per i fan del grande cantante

Per dare ai fan del “Re dei Sorcini” la possibilità di godere al meglio del comeback più atteso dell’anno, Forte Village propone Renato Zero VIP Experience, il pacchetto esclusivo che include:

●     Biglietto nel settore exclusive Gold (prime file)

●     Ingresso Riservato all’Arena con servizio hostess dedicato

●     Transfer con club car per/da l’Arena

●     Accesso alla Vip Lounge in Arena: cocktail di benvenuto ed open bar disponibile prima, durante e dopo lo spettacolo

●     Cena gourmet pre concerto, con bevande incluse (solo per la prima e seconda fila).


Le tariffe del pacchetto partono da € 500 a persona per la prima fila (cena inclusa), € 450 a persona (cena inclusa) per la seconda fila e € 430 a persona per la terza fila (cena esclusa). L’offerta è limitata e soggetta a disponibilità dei posti all’interno della Forte Arena. Al fine di confermare la prenotazione è richiesto il saldo dell’intero importo. Il pacchetto non è rimborsabile.

Già in vendita sono anche i pacchetti “VIP experience” per gli altri due eventi che animeranno la bella stagione alla Forte Arena, lo “Sting Vip Package” e il “Pooh Vip Package”.

Per maggiori informazioni, è possibile chiamare il numero +39 070 9218818, o scrivere all’indirizzo mail holiday@fortevillage.com.


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