Chef Mocci al ristorante 5 stelle Cavalieri del Forte Village

Giovanni Efisio Mocci: lo chef del ristorante Cavalieri del Forte Village

La Sardegna è la meta ideale per una vacanza indimenticabile perché unisce alla scoperta della natura incontaminata, lunghi momenti di relax su spiagge dalla morbida sabbia bianca e tutto il gusto e i profumi di una cucina gourmet firmata dai grandi chef come Giovanni Efisio Mocci del ristorante Cavalieri del Forte Village.

L’ampia proposta di ristoranti gourmet e stellati è il fiore all’occhiello del Forte Village che tra i migliori interpreti della cucina nazionale e internazionale conta anche Giovanni Efisio Mocci, chef del ristorante Cavalieri.

Il Cavalieri è un elegante ristorante a 5 stelle circondato dal meraviglioso giardino del Forte Village, dove ogni sera le delicate note di un pianoforte diventano la colonna sonora di cene esclusive e raffinate. Ogni giorno il ricco buffet del ristorante, completo di Live Cooking, propone agli ospiti del resort specialità della tradizione italiana e sarda, inoltre tutti i dessert e i gelati sono fatti in casa e preparati freschi ogni giorno.

Dalla Terrazza San Domenico, gestita dallo chef stellato Massimiliano Mascia, passando per i ristoranti di celebrità dell’alta cucina come Heinz Beck e Vivek Singh e fino al Forte Gourmet e al Belvedere, i menù firmati dai migliori chef italiani e internazionali sono un vero e proprio viaggio gastronomico che unisce ai sapori della tradizione le tendenze food più interessanti della cucina italiana e del resto del mondo.

Ogni menù è una storia da scoprire, un’emozione che parte dall’estetica del piatto e conquista anche i palati più esigenti grazie al perfetto equilibrio tra gusti e sapori. Le ricette dei Celebrity Chefs del resort, risultato di un’attenta ricerca e di un’accurata selezione degli ingredienti, esaltano ogni singola materia prima e per gli ospiti si traducono in una gourmet experience straordinaria a ogni boccone.

Al Forte Village, attraverso il sapiente mix di tradizione e innovazione, la buona cucina diventa arte e le ricette locali e internazionali si trasformano in capolavori che rendono omaggio alle eccellenze della storia gastronomica italiana e alle specialità di ogni parte del mondo.

Giovanni Efisio Mocci: una ricetta tra terra e mare che omaggia la Sardegna

Straordinarie bellezze naturali come le aree marine protette e una tradizione gastronomica tra le più antiche del mediterraneo, in una parola: Sardegna.

La cucina dell’isola vanta una grandissima varietà d’ingredienti, sapori e ricette, che Giovanni Efisio Mocci, chef del ristoranti Cavalieri del Forte Village, celebra attraverso piatti studiati per offrire agli ospiti del resort un’esperienza indimenticabile tra le meraviglie culinarie della Sardegna.

“La mia cucina respira i colori, i sapori e la freschezza della Sardegna: la mia isola” spiega lo chef, “Tesori infiniti dalla terra e soprattutto dal mare che ogni giorno ci regala un intero menù”.

Tra le ricette di chef Mocci c’è il tortino di sogliola con cuore di scampi, insalata di astice e spaghetti di verdura all’agretto che porta in tavola tutto il profumo dello splendido mare di Sardegna e il sapore di una verdura dai tanti nomi.

L’agretto, infatti, è chiamato anche liscari o lischi in Romagna, rospici, roscani o arescani, nelle Marche, e riscoli in Umbria. Si tratta di una verdura conosciuta soprattutto con il nome di barba dei frati a causa delle foglie filiformi, piene, carnose e di un bel verde intenso, simili all’erba cipollina ma più sottili, che se raccolta in mazzi ricordano la barba lunga e fitta dei frati cappuccini.

La barba dei frati, il cui nome botanico è Salsola soda, è una pianta alofita ovvero una specie che per svilupparsi ha bisogno di terreni salini, alcalini o di suoli vicini a fonti di acqua salmastra. In passato la Salsola soda era utilizzata anche nelle fabbriche come fonte di carbonato di sodio che veniva estratto dalle ceneri dopo la combustione e utilizzato per la lavorazione del vetro e la produzione di sapone. A Venezia, ad esempio, la barba dei frati era coltivata nella Laguna per fornire alle vetrerie di Murano e dintorni la soda, nome con cui molti anni fa si era soliti indicare il carbonato di sodio.

Agli inizi dell’Ottocento nuovi processi di produzione della soda spinsero le industrie ad abbandonare l’uso delle piante alofite e gli agretti lasciarono le fabbriche per guadagnarsi il loro spazio tra gli ingredienti più utilizzati nella cucina italiana e internazionale.

Non ci resta che scoprire insieme, passo dopo passo, la ricetta dello chef Giovanni Efisio Mocci.

Tortino di sogliola con cuore di scampi, insalata di astice, spaghetti di verdura all’agretto

Preparazione

Predisporre su un tagliere due code di scampo sgusciate e intrecciate, avvolgerle con i quattro filetti di sogliola e bloccare il tutto con gli stuzzicadenti in modo che in cottura rimangano compatti. Infarinare leggermente e adagiare in una padella calda con poco olio, girare e sfumare con il vino bianco, poi salare e togliere gli stuzzicadenti. Predisporre la julienne di verdure su un piatto e adagiarvi il tortino. Condire le chele d’astice con sale, olio e limone e disporle sopra il tortino. Insaporire il tutto con il fondo di cottura.

Ingredienti per 4 persone:

  • 8 filetti di sogliola
  • 4 scampi
  • 2 chele d’astice
  • 1 zucchina
  • 1 carota
  • daikon
  • 2 limoni
  • farina
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • olio

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