Regole scacchi: breve guida per cominciare a giocare

Regole scacchi: perché giocare a scacchi fa bene alla salute

I sogni dei bambini sono tanti e tutti diversi: c’è chi vuole diventare una campionessa degli sport acquatici, chi un giorno spera di vestire la divisa di una famosa squadra di calcio come il Chelsea Football Club e chi desidera imparare tutti i segreti e le regole degli scacchi per sfidare i grandi maestri come Karpov.

Lo sport fa bene alla salute di corpo e mente e imparare le regole degli scacchi è un’ottima forma di allenamento che aumenta l’attività cerebrale e stimola creatività e memoria.

Numerose ricerche scientifiche dimostrano che il gioco degli scacchi contribuisce allo sviluppo delle capacità cognitive, migliora la concentrazione e l’attitudine al problem solving, aiuta a mantenere il controllo, insegna il rispetto delle regole e favorisce i processi di socializzazione e integrazione.

La parola scacchi deriva dal provenzale e dal catalano escac, un termine che a sua volta discende dal persiano shāh e in lingua italiana significa “re”. Si tratta di un gioco di strategia che prevede l’uso di una tavola di forma quadrata chiamata scacchiera e formata da 64 caselle, dette anche case, di due colori diversi e alternati.

A sfidarsi sono due giocatori e ognuno dispone di 8 pedoni, 2 torri, 2 alfieri, 2 cavalli o cavalieri, 1 re e 1 regina (o donna) per un totale di 16 pezzi bianchi e 16 pezzi neri. L’obiettivo del gioco, riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale, è dare scacco matto all’avversario vale a dire attaccare il re dello sfidante e catturarlo aggiudicandosi la vittoria.

Le norme che regolano il gioco degli scacchi sono stabilite dalla Federazione Internazionale degli Scacchi, conosciuta anche con l’acronimo francese FIDE, l’organizzazione che coordina le varie federazioni nazionali e la cui sede centrale si trova nella città di Atene.

Le regole degli scacchi sono poche e facili da imparare tuttavia è necessario fare molta pratica per migliorare e sconfiggere gli avversari.

Regole scacchi: cosa prevede il regolamento dell’antico gioco di strategia

Il gioco degli scacchi è nato in India nel VI secolo e in Europa iniziò a diffondersi solo verso l’anno 1000 grazie agli Arabi. Il regolamento così come lo conosciamo oggi risale invece al XIX secolo mentre nella metà dell’Ottocento Paul Morphy, scacchista statunitense, e Wilhem Steinitz, primo campione del mondo di scacchi, iniziarono a definire gli elementi strategici che caratterizzano il gioco.

Le regole degli scacchi prevedono che ogni singolo pezzo si sposti sulla scacchiera in modo preciso. Il giocatore che muove per primo è colui che vede il proprio re a destra della propria regina (o donna) e si chiama Bianco mentre l’avversario è il Nero. Apertura, mediogioco e finale sono le tre fasi che compongono ogni partita.

Nessun pezzo, secondo il regolamento, può occupare una casella in cui si trova un altro pezzo dello stesso schieramento. Al contrario un pezzo può spingersi verso una casa occupata da un pezzo avversario eliminandolo e prendendo il suo posto sulla scacchiera. In questo caso si parla di “cattura” mentre quando un pezzo “attacca” o “minaccia” una casa significa che può muoversi su di essa.

Regole scacchi: come si muovono i pezzi sulla scacchiera

  • Pedone: la prima mossa gli consente di muoversi di una o due case in avanti a patto che la casella finale e la casa saltata siano libere. Se spostandosi il pedone finisce accanto al pedone avversario allora quest’ultimo può effettuare la presa en passant (o presa al varco).  Nelle mosse successive il pedone può avanzare di una sola casa. A differenza degli altri pezzi non può mai muoversi all’indietro e cattura gli avversari spostandosi in senso diagonale e sempre in avanti. Un pedone viene promosso e sostituito con un pezzo dello stesso colore, scelto dal giocatore, quando raggiunge l’ottava traversa.
  • Cavallo: può spostarsi e catturare sia su caselle nere che su caselle bianche e i suoi movimenti formano idealmente una “L”. È l’unico dei sedici pezzi a cui è permesso “saltare” sia gli alleati che gli avversari e pur trovandosi dietro i pedoni può essere mosso senza spostarli.
  • Alfiere: può muoversi diagonalmente in base al numero delle caselle libere disponibili e la sua casa d’arrivo non può essere occupata da un pezzo amico.
  • Torre: la torre può muoversi sia in senso verticale che orizzontale in base alle case libere disponibili davanti e di fianco. Se non ostacolata da uno qualunque dei pezzi, a prescindere dalla sua posizione, la torre controlla sempre 14 case. È protagonista, insieme al re, di una mossa particolare conosciuta con il nome di arrocco, l’unica che permette di spostare contemporaneamente due pezzi e che consente al re di muoversi di due caselle.
  • Regina: o donna, è il pezzo più forte e conosciuto in passato con il nome di “generale”, “stratega” o “visir”. Può spostarsi verticalmente, orizzontalmente o diagonalmente in base alle caselle libere disponibili e a ogni mossa può anche scegliere se muoversi come un alfiere o una torre. A differenza della torre non può effettuare la mossa dell’arrocco.
  • Re: tra i sedici pezzi è il più importante e può muoversi in qualsiasi direzione ma una casa alla volta e a patto che la casella di destinazione non sia minacciata da un pezzo avversario. Al re è permesso catturare pezzi avversari muovendosi sulla casa occupata da questi ultimi e insieme alla torre può eseguire la mossa dell’arrocco. Quando il re è minacciato si trova sotto scacco. Lo scacco matto (o più semplicemente, matto) è invece una situazione che si verifica quando non più possibile per il giocatore difendere il re con altri pezzi o spostarlo in una casella libera che lo salverebbe dall’avversario. Il giocatore che utilizza questa mossa chiude la partita e si aggiudica la vittoria.

Quest’anno al Forte Village sarà presente Anatoly Karpov per insegnare ad adulti e bambini il gioco degli scacchi. Vuoi vivere una vacanza indimenticabile in un luogo da sogno e partecipare alla Chess Academy? Scopri il Forte Village Resort in Sardegna.

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