Aromaterapia: che cos’è e quali benefici può portare
Aromaterapia: breve storia della disciplina olistica
L’aromaterapia è una disciplina antica che si inserisce nell’ambito della fitoterapia, ovvero la pratica che prevedere l’utilizzo di piante o estratti di piante per aiutare l’individuo a ritrovare l’energia e il benessere psicofisico.
Nell’aromaterapia si usano gli oli essenziali estratti tramite un particolare processo che prende il nome di distillazione in corrente di vapore e permette di separare l’olio essenziale dall’acqua. Un altro metodo è quello della spremitura a freddo utilizzato per il trattamento dell’epicarco dei frutti appartenenti al genere Citrus come il Citrus limon (limone) o il Cistrus sinensis (arancio dolce). Non sono considerati oli essenziali tutto quelle sostanza aromatiche estratte con solventi e con fluidi supercritici.
Gli oli essenziali sono contenuti all’interno di vari organi della pianta: dai fiori alle foglie, dalla corteccia ai semi, fino ai pericarpi e alle radici. Le prime testimonianze dell’utilizzo di resine e piante aromatiche, cui si aggiungono spezie e incensi, si trovano negli antichi testi sumerici ma sembra che le piante officinali fossero utilizzate anche in Mesopotamia, Persia, Cina e India.
Egizi, Greci e Romani erano soliti utilizzare unguenti, profumi e oli per la cura del corpo e il benessere della persona, ma l’uso degli oli essenziali a scopo terapeutico è piuttosto recente. Tuttavia è probabile che già intorno al 1000 d.C. la teoria e la pratica della distillazione fossero conosciute soprattutto nel mondo arabo.
Nel periodo dell’Alto Medioevo, le conoscenze ereditate dai popoli antichi permisero al medico-alchimista arabo Avicenna di perfezionare un distillatore rudimentale proveniente dall’Egitto per estrarre il primo olio di rose. Con le Crociate, l’acqua di rose e la pratica della distillazione si diffusero in tutta Europa e con l’avvento del Rinascimento i più importanti erboristi, tra cui Nicholas Culpeper, John Gerard e John Parkinson, descrissero l’importanza degli oli essenziali in ambito medico.
Un ulteriore passo avanti fu compiuto nel XVIII secolo quando gli scienziati scoprirono l’impiego della sintesi chimica e cominciarono ad affiancare, o addirittura sostituire, le nuove molecole alle essenze naturali.
A utilizzare per la prima volta il termine aromaterapia, intorno agli anni venti del XX secolo, sarà il chimico francese René Maurice Gattefossè autore del libro “Aromatherapie: Les huiles essentielles, hormones végétales”.
Nel corso della sua carriera Gattefossè portò avanti studi approfonditi sui benefici che l’olio di lavanda aveva su bruciature e ferite perché, a causa di un incidente di laboratorio, aveva scoperto che immergendo la mano ustionata in un contenitore di olio di lavanda non erano comparse infezioni e la pelle era guarita in poco tempo.
In seguito, Jean Valnet, medico e chirurgo francese considerato il padre della fitoterapia e dell’aromaterapia moderna, raccolse l’eredità di Gattefossè e durante la guerra d’Indocina testò le proprietà antisettiche di diversi oli essenziali sui militari feriti ottenendo risultati che, secondo lui, erano generalmente ben al di sopra della media. Valnet è anche autore di Aromathérapiem un’opera considerata fondamentale per la disciplina olistica.
Aromaterapia: quali sono i benefici degli oli essenziali
Quando si parla di aromaterapia non si può fare riferimento solo all’utilizzo olfattivo degli oli essenziali perché tra i possibili usi c’è anche l’assunzione per via orale, l’inalazione e l’applicazione locale tramite impacchi e massaggi come il famoso massaggio con olio ayurvedico.
Gli oli essenziali possono essere aggiunti anche all’acqua del bagno e del pediluvio, al collutorio, a maschere, creme, fanghi e lozioni, senza dimenticare i vaporizzatori che diffondono in aria le proprietà degli oli grazie al calore e rendono l’ambiente profumato e accogliente.
In genere, gli oli essenziali devono essere sempre diluiti in un solvente adeguato per ridurre i rischi legati a reazioni di ipersensibilità ed evitare effetti collaterali. In caso di applicazione topica la percentuale di diluizione dipende dall’area di pelle interessata, dallo stato della cute, dall’olio utilizzato e dal tipo di trattamento.
Secondo gli aromaterapeuti, ossia coloro che sono specializzati nell’ambito dell’aromaterapia, l’uso degli oli essenziali è indicato nei seguenti casi:
- infezioni cutanee e delle mucose
- infezioni del tratto gastrointestinale
- infezioni e disturbi catarrali delle prime vie respiratorie
- spasmi della muscolatura liscia gastrointestinale
- gonfiore addominale
- dispepsia iposecretoria
- inestetismi della pelle
- punture di insetto
- dolori muscolari e articolari
- disturbi del sonno
- problemi di memoria e concentrazione
- stress, nervoso, ansia, depressione e attacchi di panicoI benefici dell’aroma terapia sono numerosi e cambiano in base agli oli essenziali utilizzati. Vediamo quali sono le principali proprietà di quelli più conosciuti:
- arancio amaro: calmante e rilassante
- bergamotto: antiemicranico ed energizzante
- camomilla: rilassante e antinfiammatorio
- cannella: antisettico, carminativo e tonificante
- citronella: repellente contro le zanzare, antinfiammatorio e vasodilatatore
- elicrisio: cicatrizzante e tonificante
- eucalipto: riattiva la circolazione e aumenta la concentrazione
- gelsomino: antispasmodico e rilassante
- geranio: stimola la circolazione e contrasta i dolori articolari
- incenso: espettorante, combatte l’invecchiamento cutaneo e calma l’ansia
- lavanda: lenitivo, analgesico, decongestionante
- limone: astringente, antisettico e antiossidante, contrasta la nausea e aiuta la digestione
- mandarino: favorisce il riposo notturno dei bambini ed è utile nel trattamento della ritenzione idrica e della cellulite
- rosmarino: antidepressivo
- sandalo: afrodiasiaco e antisettico
- tea tree: antibatterico, antivirale, antifungino, antiparassitario, cicatrizzante e tonificante
- timo: analgesico, antivirale, antifungino e antibiotico
- ylang ylang: antidepressivo, ipotensivo, afrodisiaco e astringente
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