Anatoly Karpov: storia di uno degli scacchisti più famosi al mondo
Anatoly Karpov: gli esordi del giovane scacchista russo
Più che un semplice giocatore, una vera e propria leggenda vivente: Anatoly Karpov è il re degli scacchi. La storia del campione del mondo, che oggi si dedica all’insegnamento delle nuove leve come i ragazzi della Chess Academy del Forte Village in Sardegna, inizia negli anni Settanta quando la Russia si chiamava ancora Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche o, più semplicemente URSS.
Ogni sport ha la sua storia, i suoi segreti e i suoi campioni e quando si parla di scacchi, non si può non parlare di Anatoly Karpov, politico e scacchista russo nonché Grande Maestro Internazionale dal 1969, campione del mondo dal 1975 al 1985 per l’URSS e campione del mondo FIDE (acronimo di Fédération Internationale des Échecs) dal 1993 al 1999 per la Russia.
Classe 1951, Anatolij Evgen’evič Karpov, o Anatoly nella versione inglese, nasce a Zlatoustn, una città situata sul lato occidentale dei monti Urali nell’ormai ex Unione Sovietica, e si avvicina agli scacchi alla tenera età di 4 anni grazie a suo padre, Evgenij Stepanovič.
Quando è ancora un bambino, la famiglia decide di trasferirsi a Mosca per consentire a Evgenij di terminare gli studi universitari in ingegneria meccanica. Conclusi gli studi del padre, Karpov, insieme alla madre Nina, alla sorella Clarissa e a Evgenij, torna nella regione degli Urali, dove inizia la sua avventura nel mondo degli scacchi.
Il giovane Anatolij, soprannominato “Toja”in famiglia, si rivela un vero talento, scala le categorie minori e prima di compiere 12 anni raggiunge l’ambito livello di candidato maestro. Un successo su tutta la linea che dopo pochi mesi gli assicura un posto nella famosa scuola di scacchi gestita da Michail Botvinnik, campione del mondo e uno tra i più famosi scacchisti sovietici che in seguito sarà anche il maestro del celebre avversario di Karpov, Garri Kasparov.
Anatoly Karpov: come nasce una leggenda dello sport
Il primo periodo del percorso di formazione presso la scuola di Botvinnik non fu facile per Anatoly Karpov che si rivelò un giocatore poco brillante e dallo stile incerto. Botvinnik gli riservò parole poco incoraggianti: “Il ragazzo non sa nulla di scacchi: non vedo alcun futuro per lui in questa professione”.
Il duro giudizio dell’insegnante avrebbe potuto mettere fine ai sogni di Karpov che tuttavia non si arrese e si dedicò anima e corpo allo studio delle regole degli scacchi.
Con tutta probabilità fu l’incontro tra il giovane Anatolij e Capablanca, campione di scacchi cubano famoso negli anni venti, a cambiare il destino della futura leggenda dello sport. In seguito, infatti, fu proprio Karpov ad ammettere che “Manuale degli scacchi” firmato da “Capa” fu la sua prima lettura scacchista.
La costanza e l’impegno di Anatolij si tradussero ben presto in risultati e nel 1996, a soli 15 anni, Karpov diventò il più giovane Maestro dell’Unione Sovietica. Qualche mese dopo, in occasione del torneo di Třinec in Cecoslovacchia, la federazione sovietica lo scelse come suo rappresentante, ma quella che doveva essere una semplice competizione si trasformò in un piccolo incidente diplomatico.
La federazione scacchistica sovietica pensava di dover prendere parte a una torneo giovanile e i cechi, che avevano organizzato una gara destinata ai giocatori adulti, non tardarono a mostrare il loro disappunto quando davanti agli organizzatori si presentò un ragazzo non molto alto e dall’aspetto gracile che all’apparenza sembrava anche più giovane della sua età anagrafica. Un problema che Karpov risolse velocemente aggiudicandosi il torneo a cui seguiranno altri successi nelle competizioni riservate ai giovani scacchisti.
Sono gli anni a cavallo tra la fine dei Sessanta e i primi Settanta periodo in cui l’allenatore di Karpov è Semën Abramovič Furman, Grande Maestro Sovietico, che condurrà il giovane scacchista alla vittoria del campionato del mondo juniores di Stoccolma del 1969 a cui si aggiungeranno il quarto posto nel torneo internazionale di Caracas e la nomina di Gran Maestro.
Anatoly Karpov: la conquista del titolo di campione del mondo
Gli anni Settanta per Karpov cominciano con un aumento del punteggio Elo, la scala di valutazione utilizzata dalla FIDE per calcolare la forza di un giocatore, che passa dai 2540 punti del 1971 ai 2660 del 1973. Inoltre, arriva secondo nel campionato assoluto dell’Unione Sovietica e primo, insieme a Viktor L’vovič Korčnoj, nel torneo Interzonale di Leningrado che gli permetterà di accedere al ciclo di selezione dei candidati del 1974, il cui vincitore avrebbe sfidato il campione del mondo in carica Bobby Fischer.
Anatolij riuscì ad avere la meglio sugli altri candidati, tra cui uno dei più forti scacchisti dell’epoca Viktor L’vovič Korčnoj, e a ventiquattro anni diventò lo sfidante ufficiale di Fischer. Nonostante la giovane età, Karpov era perfetto per diventare il simbolo della rivincita russa sugli USA. Membro del Partito Comunista dell’Unione Sovietica, faceva parte anche del Komsomol, la gioventù comunista-leninista, ed era un russo puro a differenza di altri campioni come il già citato Botvinnik, le cui origini erano ebraiche.
C’erano tutti i presupposti per assistere a una grande sfida ma il forfait di Fischer cambiò la storia. Il campione del mondo in carica, infatti, propose alla federazione internazionale di scacchi l’introduzione di nuove regole e una serie di condizioni economiche ritenute inaccettabili dagli organizzatori. Alla fine, dopo una lunga trattativa, la federazione mondiale decretò Fischer decaduto e nominò Karpov campione del mondo il 3 aprile 1975. Il giovane scacchista fu poi celebrato in patria, nella sala delle Colonne a Mosca, il 24 dello stesso mese. Per la prima volta nella storia degli scacchi il titolo di campione del mondo veniva assegnato d’ufficio senza aver disputato la partita.
Sempre nel 1975, e più precisamente nel mese di agosto, il nuovo campione del mondo partecipò al Torneo internazionale di scacchi di Milano e lo vinse.
Rientrato in Russia, Anatolij si dedicò agli studi laureandosi in economia politica all’università di Leningrado. Sembra, secondo le biografie, che non vi sia alcun riferimento agli scacchi nella sua tesi di laurea. Terminata l’università scelse di tornare a vivere a Mosca, dove si sposò nel 1980 ed ebbe un figlio. Due anni più tardi si separò dalla prima moglie.
Anatoly Karpov: le partite contro Kasparov, l’avversario storico
Nel 1978 e nel 1981, Anatoly Karpov dovette difendere il titolo e sfidare lo scacchista Viktor Korčnoj che aveva già affrontato durante la selezione dei candidati del 1974. Il campione vinse entrambe le gare e l’inizio degli anni Ottanta furono un susseguirsi di successi tra cui, solo per citarne alcuni, Tilburg 1979, 1980, 1982 e 1983, Bugojno 1980, Linares 1981, Torino 1982, Londra 1984.
All’orizzonte però si affacciava un nuovo, temibile, avversario: Garri Kasparov.
I due si affrontarono per la prima volta nel 1984 dopo la vittoria di Kasparov nel torneo dei candidati. Le differenze furono subito evidenti: lo stile di gioco di Karpov era strategico e calmo mentre l’avversario preferiva un gioco aggressivo e dinamico. La sfida si rivelò molto lunga e dopo cinque mesi di gioco la FIDE decise di interrompere la partita e proporre nuove regole. Karpov non perse il titolo di campione del mondo e le polemiche non tardarono ad arrivare da entrambi gli schieramenti.
Gli sfidanti si incontrarono pochi mesi dopo e Kasparov sconfisse il campione in carica. Giocheranno l’uno contro l’altro ancora tre volte: nel 1986 tra Leningrado e Londra, nel 1987 a Siviglia e nel 1990.
Anatoly Karpov: cosa fa oggi uno dei più grandi campioni di scacchi
Anatolij riconquistò il titolo di campione del mondo nel 1993 dopo una serie di eventi che portarono all’allontanamento di Kasparov dalla FIDE e alla nascita della PCA, la Professional Chess Association, fondata proprio dallo storico avversario di Karpov.
Nella stagione successiva, quella del 1994, il campione del mondo in carica portò a casa importanti vittorie: il torneo di Wijk aan Zee, il torneo di scacchi di Linares e il torneo di San Giorgio su Legnano scacchi. Inoltre, difese il titolo nel 1996 a Ėlistá contro Gata Kamskij e nel 1998 a Losanna contro Vishy Anand.
Dopo aver rifiutato le nuove condizioni imposte dalla FIDE per il campionato mondiale di scacchi, nel 1999 fu privato del titolo proprio come accaduto in precedenza per gli sfidanti Fischer e Kasparov.
Nel 2010 si candida alle elezioni per la presidenza della FIDE ma nonostante l’appoggio di molte Federazioni e di Grandi Maestri, tra cui Kasparov, non riesce a ottenere voti sufficienti a sconfiggere l’avversario Kirsan Iljumžinov. In seguito, il Consiglio di Presidenza lo nominerà “ambasciatore a vita” della FIDE.
Oggi, Anatoly Karpov, oltre ad aver scelto di dedicarsi all’insegnamento degli scacchi, si occupa di attività legate al sostegno e alla diffusione della disciplina come partite di beneficenza e simultanee organizzate in giro per il mondo. È impegnato anche in attività che hanno l’obiettivo di contrastare la fame nel mondo.
Anatoly Karpov sarà al Forte Village per insegnare ad adulti e bambini tutti i segreti degli scacchi. Sfida il grande campione, partecipa alla Chess Academy e vivi una vacanza indimenticabile in un vero paradiso. Scopri il Forte Village Resort in Sardegna.