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Da Vedere: la Cattedrale di Santa Maria

La cattedrale di Santa Maria Assunta: storia dell’edificio simbolo di Cagliari

“È una città bellissima, aspra, pietrosa, con mutevoli colori tra le rocce, la pianura africana, le lagune, con una storia tutta scritta e apparente nelle pietre, come i segni del tempo su un viso…” sono parole di Carlo Levi e la città cui lo scrittore dedica questi versi è Cagliari, detta anche Casteddu in sardo, che nello storico quartiere Castello, fondato dai pisani nel XIII secolo, ospita uno dei più importanti luoghi di culto del capoluogo sardo: la cattedrale di Santa Maria Assunta.

Tra i muri di questo edificio si concentrano più di ottocento anni di storia di Cagliari, la città dai mille volti e in continua evoluzione, capace di non tradire mai la sua identità, la stessa che nell’antichità era chiamata Krly dai fenicio-punici e Caralis dai latini e che la leggenda vuole sia stata fondata da Aristeo, figlio del dio Apollo e della ninfa Cirene, giunto in terra sarda insieme a Dedalo, creatore delle antiche costruzioni in pietra dette nuraghi presenti ancora oggi su tutta l’isola.

La cattedrale sorge in piazza Palazzo tra lo storico palazzo Regio (o Viceregio), un tempo dimora del rappresentante del re e oggi sede della Prefettura, e l’Ex  Palazzo di Città e i numerosi restauri a cui è stata sottoposta negli anni sono il libro che pagina dopo pagina svela il passato di Cagliari, una città che ha attraversato le sfide del tempo indossando le splendide vesti di capitale del Regno di Sardegna e che continua a tramandare la sua storia plurimillenaria attraverso un costante fervore culturale che la rende un luogo dove si ha sempre voglia di tornare.

Il Trittico e la Sacra Spina: quali tesori nasconde la cattedrale di Santa Maria Assunta

Costruita su sette colli come Roma, Lisbona, Praga e Istanbul, baciata dal mare cristallino e carezzata dal sole, protetta dal golfo degli Angeli nei cui cieli il bene e il male si diedero battaglia, Cagliari è un gioco di prospettive che seduce lo sguardo ad ogni angolo fino a toccare l’alta cupola ottagonale della cattedrale di Santa Maria Assunta, l’edificio simbolo del capoluogo, che sorge nel più antico quartiere della città chiamato Castello.
Costruita nel corso del duecento secondo lo stile romanico pisano, diventata cattedrale nel 1258, subirà numerosi interventi nel corso dei secoli tanto da diventare espressione di diversi stili artistici e quando il Regno di Sardegna farà di Cagliari la sua bella capitale, allora la cattedrale ospiterà il giuramento di tutti i rappresentanti dei tre stamenti (o bracci) del parlamento sardo.

Luogo di culto ma anche monumento tra i più visitati della città, la cattedrale deve la sua fondazione ai pisani e originariamente aveva una pianta rettangolare divisa in tre navate da colonne, una volta a crociera sulle due navate laterali, la copertura lignea della navata centrale e, come per la cattedrale di Pisa, era dedicata a Santa Maria Assunta. Nel 1258, dopo la distruzione della cattedrale di Santa Cecilia, quella che era chiamata chiesa di Santa Maria di Castello fu elevata al rango di cattedrale e nel nome, accanto a quello di Santa Maria Assunta, trovò spazio anche il culto di Santa Cecilia mentre il transetto che cambierà la pianta della chiesa facendole assumere la forma di croce latina e la costruzione della prima cappella in stile gotico italiano sono realizzazioni datate XIV secolo. A questi lavori vanno aggiunti quelli eseguiti durante la conquista di Cagliari da parte degli aragonesi, i restauri del XVII e del XVIII secolo e la demolizione della facciata barocca nei primi anni del Novecento, sostituita con l’attuale facciata neoromanica in stile pisano.

Tra i numerosi restauri che hanno interessato la cattedrale, la vicenda più interessante è legata alla Cappella Aragonese edificata durante il periodo degli aragonesi e detta anche Cappella della Sacra Spina perché al suo interno custodisce un prezioso tesoro: una spina della corona di Gesù. Alla reliquia è legata una storia che affonda le sue radici nel lontano 1527 durante il violento Sacco di Roma per opera dei Lanzichenecchi che non si fecero alcuno scrupolo nel profanare le più importanti chiese della città e l’appartamento privato di Papa Clemente VII dal quale vennero rubati arredi e oggetti sacri.

I mercenari portarono lontano da Roma preziosi tesori tra cui la sacra spina e il Trittico, opera attribuita al pittore fiammingo Roger Van DerWeyden, e partirono da Gaeta alla volta della Sardegna ma poco prima di toccare terra furono sorpresi da una spaventosa tempesta. A quel punto, temendo che la violenta mareggiata fosse una punizione di Dio, alcuni uomini confidarono i loro peccati ai religiosi presenti sulla nave che una volta giunti a Cagliari raccontarono tutto all’arcivescovo della città. Papa Clemente VII, dopo aver appreso la notizia, decise di donare alla città di Cagliari il Trittico e la Sacra Spina custoditi ancora oggi nella Cappella Aragonese ed esposti ogni anno durante la festa dell’Assunzione.

Quali sono gli orari e perché visitare la cattedrale di Santa Maria Assunta

Cagliari è tante città in una. È suggestiva con i suoi panorami mozzafiato in equilibrio tra terra e mare, è solare e vivace, è un angolo di paradiso plasmato dalle mani amorevoli di Madre Natura dove hanno trovato rifugio, scampando all’oblio, leggende affascinanti e storie senza tempo, un luogo di fede, arte e cultura in cui l’anima torna a respirare bellezza.
Se c’è un posto dove il passato e il presente si danno appuntamento per accompagnarti in un viaggio alla scoperta delle antiche tradizioni, dei sogni e delle speranze, degli battaglie e delle rinascite che hanno segnato il capoluogo sardo, allora quel luogo è senza dubbio la cattedrale di Santa Maria Assunta, custode indiscussa dei segreti della città.
La cattedrale è aperta nei giorni feriali dalle 08,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20,00 mentre nei giorni festivi dalle 08,00 alle 13,00 e dalle 16,30 alle 20,30.

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