storia della fede sarda

Fede sarda: un gioiello tra mito e tradizione

Fede sarda: un’opera d’arte realizzata dai sapienti maestri orafi

La fede sarda è uno dei gioielli più rappresentativi dell’antica tradizione isolana e unisce storia, cultura e artigianato artistico in un unico anello che ancora oggi viene tramandato di madre in figlia in occasione di eventi speciali, come il fidanzamento o la nascita del primo figlio.

Esistono differenti modelli di fede sarda, realizzati in modi diversi in base al luogo di lavorazione e alle tradizioni locali, e i più conosciuti sono quelli a nido d’ape e a foglia: il primo è composto da piccoli ricci in filigrana, finemente lavorati, che ricordano le celle di un alveare, mentre il secondo è formato da palmette, sempre in filigrana, disposte in modo da creare la forma di una foglia.

Solitamente indossato all’anulare sinistro, dove secondo un’antica leggenda scorre la Vena Amoris (vena dell’amore) collegata direttamente con il cuore, l’anello non è chiuso ma resta aperto nel lato del dito rivolto verso il palmo della mano. Questa particolare apertura consente alle donne di allargare e stringere la fede senza rivolgersi a un orafo, adattando in questo modo l’anello al dito in base alle esigenze (ad esempio: nel caso di un gonfiore improvviso delle mani associato alla gravidanza).

Elegante e raffinata, la fede sarda è realizzata interamente a mano con la tecnica della filigrana ed è costituita da 4 fili d’oro o d’argento su cui vengono microsaldate 4 file di palline, del diametro di 0,1 mm, a loro volta circondate da altre sfere più piccole che rappresentano i chicchi di grano da sempre considerati simbolo di prosperità e fertilità. 

La lavorazione della filigrana sarda passa attraverso diverse fasi:

  • Fusione: il metallo prezioso, posto in un crogiolo in terra refrattaria, viene sottoposto ad un trattamento termico elevato fino al raggiungimento della soglia di fusione. Il metallo fuso viene quindi versato in una lingottiera e fatto raffreddare prima di passare alla seconda fase della lavorazione;
  • Laminazione: la barra di metallo viene estratta dalla lingottiera e fatta passare in un laminatoio, composto da due cilindri di acciaio o ghisa (sovrapposti in verticale e rotanti in senso opposto), per ridurne lo spessore fino ad un millimetro. Nel corso di questa lavorazione è necessario ricuocere il filo per renderlo lavorabile e resistente all’allungamento;
  • Trafilatura: la terza fase del processo consente di ridurre ulteriormente lo spessore del filo attraverso l’uso di trafile di pietra o acciaio di spessore decrescente. Anche durante la fase di trafilatura è necessario ricuocere il metallo per renderlo di nuovo elastico e plasmabile;
  • Torcitura: consiste nell’intrecciare uno o più fili d’oro o d’argento facendoli scorrere tra due tavole di legno morbido. La torcitura deve essere omogenea nel senso che deve presentare un numero di spire uguali per unità di lunghezza uguale. Durante questa fase, proprio come avviene per la laminazione, i fili intrecciati devono essere sottoposti a ricottura:
  • Lucidatura: la filigrana, sia d’oro che d’argento, così lavorata viene quindi lucidata al fine di eliminare la residua opacità del metallo. 

Fede sarda: un gioiello carico di simbolismo e magia

La fede sarda è un gioiello le cui origini si perdono nella notte dei tempi e affondano le radici nel mito che racconta di piccole e bellissime Janas, le fate che abitavano l’isola durante l’età prenuragica, impegnate a lavorare stoffe pregiate e a tessere fili d’oro e d’argento all’interno delle loro abitazioni conosciute con il nome di Domus de Janas (casa delle fate).

Secondo la leggenda, nell’antichità l’uomo si rivolgeva alle Janas in cerca di aiuto e protezione prima di fare la proposta di matrimonio all’amata e le fate, per sostenere il proprio protetto, intrecciavano un filo d’oro per creare l’anello che il giovane innamorato avrebbe dovuto fare indossare alla ragazza sull’anulare sinistro. Il prezioso gioiello, simbolo del legame tra l’uomo e la divinità, avrebbe legato per sempre i futuri sposi.

Oggi, la fede sarda non è soltanto un elemento dei costumi tradizionali, indossati durante le manifestazioni popolari che si svolgono in ogni parte dell’isola, ma anche uno dei gioielli più amati dai turisti che frequentano l’isola durante tutto l’anno. 

L’anello simbolo dell’oreficeria sarda può essere acquistato presso i negozi che espongono opere di artigianato locale, come quelli presenti all’interno del Forte Village, il pluripremiato resort circondato dallo splendido mare di Sardegna, dove gli ospiti hanno a disposizione anche tantissime boutique in cui acquistare i capi firmati dei più importanti brand di moda italiani e internazionali.

Il Forte Village di Santa Margherita di Pula, in provincia di Cagliari, è anche la meta ideale per una luna di miele da sogno o per una fuga romantica in compagnia della propria dolce metà.

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